Al giorno più triste dell’anno non si sfugge, neanche in Sardegna. Il Blue Monday ha coordinate ben precise: arriva inesorabile il terzo lunedì del primo mese dell’anno nuovo, che nel 2022 è il 17 gennaio, oggi appunto. A stabilire questa giornata, nei primi anni 2000, è stato lo psicologo Cliff Arnall, docente all’università di Cardiff, in base a una serie di parametri legati soprattutto al periodo dell’anno. Intanto il meteo e, più in generale, le condizioni climatiche della stagione, caratterizzata da giornate corte, fredde e scarsamente illuminate. A questo si aggiungono, poi, i sensi di colpa per gli eccessi del periodo natalizio (a tavola come nelle spese); una forma fisica magari appesantita a causa delle abbuffate delle feste; e la stessa fine delle festività, con relativo rientro al lavoro e il fisiologico aumento dello stress. L’anno nuovo, poi, porta sempre con sé un carico di aspettative che possono pesare a livello psichico: dalla necessità di darsi nuovi obiettivi all’impegno richiesto per rispettare e realizzare i propri buoni propositi. Buone intenzioni che però, spesso già alla terza settimana dell’anno, vengono clamorosamente infrante, suscitando ancora più malessere.
La somma di tutti questi fattori, secondo lo psicologo inglese – e anche secondo il buon senso comune – innescherebbe un senso di tristezza e di disagio maggiori in questo rispetto ad altri periodi dell’anno.
La ricerca non ha trovato grande riscontro nella comunità scientifica, e l’accusa principale che è stata mossa alla teoria dello psicologo inglese è che in realtà si tratti solo di una trovata pubblicitaria.
A creare la campagna di marketing pare essere stata la compagnia Sky Travel. Nel 2005 l’agenzia lanciò uno spot per “convincere” i propri clienti che la malinconia provata in questa triste e fredda giornata di gennaio potesse essere superata con una bella vacanza. Prenotare un viaggio, dunque, per sublimare la tristezza del periodo e concedersi una subitanea forma di felicità. Ed ecco che, fino a due anni fa, le prenotazioni per viaggi che promettevano felicità e relax e dunque volavano letteralmente. La pandemia da Covid ha cambiato tutto, ci ha stravolto le vite e ci impedisce di viaggiare. Ma ci si può consolare: tempestati dalle pubblicità su web e social, impossibile resistere a un bell’acquisto anti tristezza.












