Non saranno i cittadini a eleggere i rappresentanti dei nuovi confini dell’Isola ridisegnati per l’ennesima volta e questo aspetto “non fa che allontanare ulteriormente i cittadini dalla politica e alimentare la sfiducia verso chi dovrebbe rappresentarli”.
Zucca è stato sempre favorevole all’abolizione delle province, “oggi però, sono favorevole ad una provincia cosiddetta utile, capace di occuparsi seriamente di viabilità, trasporti, istituti scolastici e tutela ambientale”.
Strade dissestate, scuole dove piove dentro e strutture che avrebbero bisogno di interventi solidi e immediati. Ma, nonostante appelli, richieste e solleciti, la situazione attuale è sotto gli occhi di tutti. La causa? Una questione politica, insomma, di chi non avanza le pretese di avere i servizi basilari funzionanti.
“Assistiamo ‘ prosegue Zucca – a sindaci e amministratori “telecomandati”, costretti a rispondere a logiche di “padrinaggio” politico per ottenere incarichi che finiranno col vincolarli.
Bisogna smantellare il sistema del “saltimbanco politico”, retaggio della vecchia politica. Oggi è persino difficile definirsi di destra, di centro o di sinistra, molti rispondono solo alla logica di garantirsi un “posticino”, un piccolo centro di potere per accontentarsi della miseria di un gettone di presenza o di una indennità. La miseria umana non ha limiti”.
Per quanto attiene la Provincia del Medio Campidano, “alla luce di quanto si assiste per le elezioni di secondo livello, ritengo che sarebbe stato più utile lasciare un commissario in attesa che il governo centrale modifichi la legge Del Rio, restituendo ai cittadini la possibilità di scegliere direttamente i propri rappresentanti. Solo con elezioni di primo livello, e con un progetto chiaro di una provincia che unisca i comuni invece di dividerli, si potrà ridare credibilità alle istituzioni.
Questa gestione, al contrario, non fa che allontanare ulteriormente i cittadini dalla politica e alimentare la sfiducia verso chi dovrebbe rappresentarli”.













