di Jacopo Norfo
Un’altra piazza di cemento, bella e spoglia: così si preannuncia la nuova piazza Garibaldi, quella della svolta pedonale. Nel frattempo però i commercianti sono in gabbia anche sotto Natale e l’assessore ai Lavori Pubblici Gianni Chessa, già contestato a is Mirrionis per le piste ciclabili, finisce sotto accusa. “Assurdo lasciarci anche a dicembre nel pieno del cantiere, i nostri affari sono già calati dell’80 per cento e non possiamo sfruttare neanche il periodo natalizio: qui in tanti rischiano di chiudere”, si lamentano. La notizia della rabbia dei commercianti è stata riportata anche sull’Unione Sarda, l’assessore ha promesso che il 12 dicembre ci sarà lo stop ai lavori. Praticamente sotto l’albero, troppo tardi secondo alcuni.
Lui che all’opposizione si batteva contro il muro di cemento di piazza San Michele, e che quando è andato a governare passando con disinvoltura col centrosinistra l’ha lasciato intatto. Per il caso is Mirrionis, Chessa aveva scaricato le responsabilità sull’assessore al Traffico Luisa Anna Marras, uno scaricabarile che aveva creato malumori e tensioni anche in maggioranza. Nel caso di piazza Garibaldi c’è attesa per conoscere il volto finale della piazza, ma intanto l’assessopre Chessa sinora di promesse ne ha mantenute poche: il Bastione è abncora chiuso (siamo quasi a dicembre e Chessa aveva promesso l’apertura a fine agosto), piazza Gramsci è senza panchine ed è una piazza certamente non a misura di anziani e di bambini. A preoccupare anche nella vicina via Garibaldi, sempre più vuota, è sempre la carenza di parcheggi: bella la svolta pedonale, ma chi non può andare a piedi come va? Semplice: i regali natalizi li va a comprare nei centri commerciali.











