Casteddu On line
  • Cagliari
  • Hinterland
  • Sulla Sulcitana
  • Sud Sardegna
  • Sardegna
  • Calcio
  • Eventi
  • Contatti
  • SOSTIENICI
  • Cagliari
  • Hinterland
  • Sulla Sulcitana
  • Sud Sardegna
  • Sardegna
  • Calcio
  • Eventi
  • Contatti
  • SOSTIENICI
No Result
View All Result
Casteddu On line
No Result
View All Result
Iscriviti al canale
Home nuoro

Nuoro, vertenza prezzo del latte: sindaci in trincea con i pastori

di Redazione Cagliari Online
28 Giugno 2017
in nuoro, sardegna

Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

I sindaci scendono in trincea e sono pronti a manifestare al fianco della Coldiretti per la vertenza per il prezzo del latte. Questa mattina, nella sede de L’Ortobene a Nuoro, oltre 30 primi cittadini, provenienti da tutta la Sardegna hanno risposto all’appello della Coldiretti e hanno dato vita al Comitato di crisi del comparto ovino. Da domani porteranno in Consiglio comunale una delibera comune da far pervenire al Governatore Pigliaru, unico interlocutore in assenza di assessore all’Agricoltura. A seguire si chiederà un incontro congiunto sindaci-Coldiretti al Governatore per presentare la situazione, divenuta critica del comparto ovino e si sono detti pronti anche a scendere in piazza.

I sindaci hanno sottoscritto le parole del presidente e del direttore di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba, riassunte nel comunicato che segue. I trasformatori fanno cartello e bloccano il prezzo del latte sotto i 60 centesimi sancendo la morte dei pastori.

L’operazione di trasparenza e legalità, portata avanti con grandi difficoltà e in un clima surreale da Coldiretti Sardegna, aveva sbloccato il prezzo del latte, passato dai 50 centesimi di settembre (abbiamo i contratti) agli 80 – 85 di novembre (abbiamo i contratti).

Ma al mondo della trasformazione non piace la trasparenza dei dati e i contratti pubblici ma continuare a bisbigliarli il prezzo del latte nell’orecchio dei pastori, per questo ha reagito in modo forte e determinato facendo cartello ed imponendo il prezzo a 55 – 58 centesimi.

LE TAPPE. Da tre anni Coldiretti Sardegna chiede l’interprofessionale e la trasparenza dei dati per consentire al comparto di fare il salto di qualità e passare dalla perenne instabilità a una seria organizzazione delle produzioni.

Purtroppo, complice una politica lenta e non al passo con le imprese, siamo rimpiombati in quella che, a molti piace e conviene definire: l’ineludibile crisi ciclica.

Una crisi governata. Già dal luglio 2015, quando il prezzo del Pecorino romano viaggiava a prezzi record, i trasformatori per bocca dei rappresentanti dei Fratelli Pinna, annunciava a Banari la prossima crisi. Guarda caso da allora il prezzo del Romano ha cominciato a calare. 

Da gennaio 2016, approfittando di un dicembre mite, hanno cominciato a diffondere la notizia bluff della sovrapproduzione di latte, sfociata a marzo con la famigerata lettera inviata dai presidenti del Consorzio del Pecorino Romano, di Legacoop e Confindustria Sardegna al Governatore Pigliaru e all’assessore all’Agricoltura, in cui ipotizzavano 100 milioni di litri di latte in più rispetto ai 330 milioni di litri dell’annata precedente. “Potremo essere di fronte al collasso del sistema produttivo lattiero caseario ovino” era il presagio funesto dei trasformatori che minacciavano anche la possibile chiusura anticipata dei caseifici per frenare il fiume di latte che avrebbe inondato la Sardegna.

OBIETTIVI DELLE PREVISIONI FALSE. Hanno abbassato il prezzo del latte da inizio annata 2015 – 16, da 1,10 euro a 90 centesimi, nonostante il costo del Pecorino romano fosse più alto rispetto all’anno prima: 2014: novembre 8,53 – dicembre 8,61. 2015: novembre 8,98 – dicembre 8,90. E dopo, facendo forza sulle sovrapproduzioni di latte, lo hanno ulteriormente ridotto (aprile 2016) a 80 centesimi.

I presagi funesti hanno portato il panico nel mercato. A cominciare dalle cooperative, l’anello debole del mondo della trasformazione, come Coldiretti Sardegna ha più volte denunciato: sottocapitalizzate; divise al loro interno; incapaci di mettersi assieme per costruire sistemi più solidi; senza canali commerciali propri o comuni alle stesse cooperative, dunque dipendenti dal sistema industriale al quale rivende il Pecorino romano.

E sono loro che, impaurite dalla possibilità di ritrovarsi con il formaggio in giacenza, hanno cominciato ad abbassare il prezzo del pecorino, vendendolo spesso alle industrie di trasformazione privata.  

Questo nonostante le sovrapproduzioni di latte fossero solo una balla, rivelatasi tale, dopo che Coldiretti Sardegna, è riuscita a recuperare silenziosamente e anonimamente (questo certifica ulteriormente il clima di terrore che si respira nel comparto) contratti e prezzi, portando nel mercato nuovi elementi di cambiamento.

IL BLUFF. I litri di latte prodotti, a fine annata 2015 – 16, non sono stati 430 milioni ma 286.611.739. I pastori non hanno prodotto latte in più, ma sono i trasformatori che sono stati incapaci di organizzare e programmare le produzioni. E sono sempre loro che hanno spaventato il mercato con le previsioni sballate.

A chi è mai capitato di andare a comprare un auto e sentirsi dire dal venditore che il prezzo sta per crollare perché si stanno producendo milioni di auto in più che porteranno al collasso del sistema?

 Chi è l’imprudente che non ricontratta il prezzo al ribasso?

Questo è quanto succede in un mercato opaco, dove i numeri sono in possesso solo ed esclusivamente di una parte della filiera.

Per questo Coldiretti Sardegna nei giorni scorsi ha inviato una lettera segnalazione all’antitrust chiedendo di fare chiarezza.

IL SILENZIO. In tutta questa  vertenza c’è un silenzio pesante: quello della Regione. Non hanno ritenuto opportuno prendere posizione su un bluff che è costato 100 milioni di euro al mercato del Pecorino Romano (il prezzo è passato da circa 9,50 – 10 euro al kg a 6), e sulla base del quale sono stati chiamati direttamente in causa con una lettera in cui si chiedevano interventi pubblici per decine di milioni di euro. Ancora. Non hanno proferito parola quando a ottobre Coldiretti Sardegna ha lanciato l’allarme dei contratti a 50 centesimi e si continua sulla linea del silenzio adesso che gli stessi industriali fanno cartello e incuranti dei contratti a 80 e 85 centesimi di novembre, impongono il prezzo sotto i 60 centesimi. 

Sono invece preoccupati perché i pastori sardi emigrati nel Lazio e 3 trasformatori, che rappresentano il 3% della produzione del Pecorino romano, per un valore che si aggira intorno ai 6 (SEI) milioni di euro, rivendicano più attenzione da un Consorzio, quello del Pecorino romano, che non li tutela ma anzi li danneggia sparando dati a caso. 

Avvallano insomma le strategie dei trasformatori che vogliono spostare il problema dal bluff delle sovrapproduzioni e della perdita di 100 milioni di euro ad una inesistente contrapposizione tra Regioni, facendo pagare ai pastori le loro incapacità. 

La massima istituzione, che deve difendere gli interessi dei sardi, fa l’ignavo e si mostra indifferente davanti a un comparto di oltre 12 mila aziende che con il latte sotto i 60 centesimi e i costi di produzione a 90, è condannato all’estinzione.

COMITATO DI CRISI. Per questo motivo Coldiretti Sardegna ha convocato oggi a Nuoro, in occasione della festa del Ringraziamento, tutti i sindaci per dar vita insieme al Comitato di crisi del settore del latte ovino.

I sindaci sono le sentinelle del territorio, che si ritroverebbero a dover gestire l’implosione degli ovili con tutte le conseguenze economiche e sociali che ne deriverebbero.

L’obiettivo è condividere le strategie e riuscire a destare la Regione da un sonno profondo, inondandola di ordini del giorno approvati dai consigli comunali in cui si chiedono interventi concreti per il comparto: dalla trasparenza dei dati che consenta una normale contrattazione del latte, all’istituzione del Consorzio di secondo livello per aggregare in un unico consorzio tutte le cooperative che producono Pecorino romano.

In questo modo si unirebbe una parte oggi disaggregata che produce oltre il 60 per cento del Pecorino romano, consentendogli di esercitare e imprimere nel mercato la propria forza.
Una governance sociale globale di alto livello guidato da un management adeguato.
Compito del Consorzio di secondo livello è quello panificare la produzione annua; implementare una strategia di marketing; collaborare con università e centri di ricerca per promuovere la diversificazione delle produzioni; favorire la gestione delle eccedenze del prodotto con una immissione programmata sul mercato e la promozione di nuove produzioni preventivamente concordate con il mercato.

Tags: lattenuorovertenza
Previous Post

Pirri, asilo di via Toti: dal 2008 i bimbi attendono il nuovo plesso

Next Post

Vela, Gaetano Mura riprende la sua corsa in solitario: allarme cessato

Articoli correlati

Manuel Etzi, l’aviatore cagliaritano che insegna a leggere il cielo attraverso Il Piccolo Principe. 

Manuel Etzi, l’aviatore cagliaritano che insegna a leggere il cielo attraverso Il Piccolo Principe. 

Terribile scontro tra un’auto, un furgone e un minibus a Olbia: 14 feriti, 3 in codice rosso

Incidente sul lavoro alla 3A di Arborea: operaio resta incastrato in un macchinario, gamba sub amputata

Famiglia svizzera si perde in bici nei monti di Domus de Maria: salvata dai forestali

Sardegna, perse tra i boschi mentre cercavano funghi: 8 persone soccorse in un mese dalla Forestale

Manuel Desogus ricoverato a Berlino, la Regione pagherà il rientro in Sardegna

Manuel Desogus ricoverato a Berlino, la Regione pagherà il rientro in Sardegna

Atleti sardi ancora sul podio: 7 medaglie conquistate al campionato italiano di Wushu Kung Fu e Sanda

Atleti sardi ancora sul podio: 7 medaglie conquistate al campionato italiano di Wushu Kung Fu e Sanda

Cagliari, la disperazione di Claudia: “Voli cancellati da Aeroitalia su Roma e nessuna spiegazione dai call center, ecco cosa mi è successo”

Sardegna, tornano i voli da Cagliari per Alghero e Olbia e nuove tratte estere: “Non resti un caso isolato”

Next Post

Vela, Gaetano Mura riprende la sua corsa in solitario: allarme cessato

ULTIME NOTIZIE

Da Assemini a Capoterra è capodanno tutto l’anno: fuochi d’artificio nel cuore della notte e in pieno centro

Da Assemini a Capoterra è capodanno tutto l’anno: fuochi d’artificio nel cuore della notte e in pieno centro

Quartucciu, scarichi in strada dopo dopo ogni acquazzone: l’asfalto si trasforma in un wc a cielo aperto

Quartucciu, scarichi in strada dopo dopo ogni acquazzone: l’asfalto si trasforma in un wc a cielo aperto

EroCaddeo conquista il secondo posto ad XFactor: la Sardegna in festa con lui

EroCaddeo conquista il secondo posto ad XFactor: la Sardegna in festa con lui

Cagliari, fulmine a ciel sereno in casa rossoblù: crociato rotto per Felici

Cagliari, fulmine a ciel sereno in casa rossoblù: crociato rotto per Felici

Lieto fine per Tatiana Tramacere, scomparsa 10 giorni fa: sta bene, era in una mansarda

Lieto fine per Tatiana Tramacere, scomparsa 10 giorni fa: sta bene, era in una mansarda

Casteddu Online – P.I. IT03410570927 Testata registrata presso il tribunale di Cagliari n. 5/12

Hosting gestito da Monrif Net Srl
Via Mattei, 106, 40138 Bologna (BO)
P.Iva 12741650159

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

IMPOSTAZIONI PRIVACY
Copyright © 2024
RCAST.NET
No Result
View All Result
  • Cagliari
  • Hinterland
  • Sulla Sulcitana
  • Sud Sardegna
  • Sardegna
  • Calcio
  • Eventi
  • Contatti
  • SOSTIENICI

Copyright © 2025