La Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva Nicolas Sarkozy per false fatture in relazione al caso denominato Bygmalion (che fa riferimento al nome dell’agenzia di comunicazione appartenente s conoscenti di Jean-François Copé, ex presidente del partito di centrodestra UMP).
La faccenda riguarda appunto il fatturato campagna elettorale presidenziale del 2012, per la quale sarebbe stata coperta una parte di fatture. La cifra dichiarata corrisponde infatti a 22 milioni di euro circa di euro, contro i 43 che sarebbero stati realmente spesi. Per questo la condanna sarebbe di sei mesi di domiciliari e forse il braccialetto elettronico.
L’ex capo dell’Eliseo non sarebbe però direttamente responsabile di ciò che avvenuto ma solo beneficiario e anche in questo caso si è dichiarato innocente.
Sarkozy infatti ha in atto anche un altro processo per quanto riguarda i fondi biblici, vicenda sulla quale si è dichiarato estraneo.
Stando a quanto emerso, Sarkozy e i suoi legali non escludono il ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo.
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