Primi casi di contagi nelle scuole sarde da quando ci sono le nuove regole del Governo e primi studenti, non vaccinati, costretti a fare cinque giorni di didattica a distanza. La denuncia arriva dai Cobas della Sardegna, con il suo rappresentante regionale Nicola Giua: “Dopo la diffida inviata ieri a tutti i dirigenti scolastici delle scuole sarde abbiamo avuto notizia che anche in Sardegna sono già iniziati gli allontanamenti dalla scuola, per almeno 5 giorni, di alunni non vaccinati delle scuole superiori, medie ed elementari per le classi in quarantena.
I vaccinati rimangono in classe e i non vaccinati stanno a casa”, afferma Giua.
“Tutto ciò è stato vergognosamente deciso con gli ultimi decreti Legge del Governo italiano quale fulgido esempio di ciò che non dovrebbe essere consentito nella scuola pubblica. Il tutto è stato previsto dal ‘Governo dei migliori’ senza che esista alcun obbligo vaccinale ma appare soltanto una misura gravemente discriminante che tende a convincere i genitori a vaccinare i propri figli, già ampiamente discriminati per il divieto di svolgere tante altre attività sociali, sportive e culturali. Ricordiamo che la scuola è, e dovrebbe rimanere, un luogo aperto, inclusivo, accogliente e nel quale i nostri ragazzi e bambini dovrebbero continuare a frequentare con fiducia e serenità, già gravemente intaccata dagli ultimi due anni di restrizioni”.











