Sono giorni molto difficili per la comunità di Sant’Antioco, da quando nella tarde serata di sabato, la nave mercantile battente bandiera italiana, si è incagliata nelle coste di Capo Sperone. Difficili le operazioni di soccorso, dovute alle pessime condizioni meteo marine, Ma fortunatamente tutte le forze in capo sono riuscite a trarre in salvo i dodici membri dell’equipaggio. La paura principale ora è per il probabile danno ambientale.
Con un post su Facebook gli amministratori antiochesi aggiornano sull’attuale situazione e si augurano che tutti torni al più preso come prima. “Questa immagine rappresenta ciò che Sant’Antioco e la sua comunità desiderano avvenga nel breve periodo – si legge sulla pagina istituzionale . il ripristino del paesaggio e dello stato dei luoghi. Il mercantile incagliato nei pressi di Capo Sperone deve essere rimosso al più presto. Siamo in costante contatto con le autorità competenti e abbiamo avuto garanzie sull’avvio immediato della nuova fase di messa in sicurezza dell’area (da un punto di vista ambientale) e sulle valutazioni delle modalità di recupero del mercantile. Una “fase 2” scattata successivamente al salvataggio dell’equipaggio avvenuto grazie alla professionalità della Guardia Costiera, che ha lavorato in condizioni proibitive. Prestissimo, infatti, mezzi navali raggiungeranno Sant’Antioco per tutte le operazioni previste dal protocollo di intervento. Ci confermano, inoltre, che attualmente lo sversamento del carburante è circoscritto in prossimità del cargo. Confidiamo in condizioni meteorologiche favorevoli, necessarie per portare avanti le procedure di risanamento ambientale. Cogliamo l’occasione per ringraziare ancora una volta la Guardia Costiera, la Capitaneria di porto, la Protezione Civile, l’Autorità Marittima Regionale e la Prefettura di Cagliari per il lavoro che si sta svolgendo. Siamo fiduciosi e ci attendiamo la massima attenzione”.
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