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La realizzazione del “Sistema museale della Sardegna” passa per il riconoscimento regionale dei musei. Questa mattina la giunta, su proposta dell’assessore della Cultura Claudia Firino, ha dunque avviato la seconda fase della procedura di riconoscimento dei musei e delle raccolte museali in possesso dei requisiti minimi di qualità e servizio.
La procedura, già iniziata nel 2013-2015, ha visto assegnare il “riconoscimento” a 24 tra musei e raccolte museali, che sono stati iscritti per questo motivo all’Albo regionale degli istituti e dei luoghi della cultura. “Dobbiamo procedere in questa direzione – ha detto Firino – il panorama museale dell’isola è ricco e articolato, complessivamente fa registrare 270 musei, espressione del territorio nei quali si trovano, e dei quali è necessario sia ridisegnare la fisionomia che migliorare l’offerta dei servizi proposti al pubblico. Interveniamo dunque per una messa a sistema e una razionalizzazione efficace, allo scopo di favorire l’interazione tra tutti gli istituti e luoghi della cultura presenti in Sardegna”.
L’assessore ha precisato che questa seconda fase riguarda, in modo particolare, i musei di ente locale e quelli la cui titolarità appartiene ad altri enti pubblici, ecclesiastici e soggetti privati. “Sono attualmente 255 – ha sottolineato Firino – e rappresentano l’espressione del patrimonio archeologico e storico del nostro territorio. Una grande ricchezza che ha però bisogno di essere verificata, rafforzata e accompagnata sino al raggiungimento di livelli qualitativi sempre più alti”.
Le procedure di riconoscimento previste consentiranno di avviare un lavoro di valorizzazione dei sistemi museali locali, premessa per una più profonda azione di valorizzazione e salvaguardia del nostro patrimonio, educazione alla cultura e alla bellezza e una forte promozione di percorsi turistici.