Mamma Silvia ha visto i suoi occhi, vispi e che sprizzavano sempre voglia di vivere, ogni giorno, per tanti giorni, per anni. Sedici, per l’esattezza: Francesco Casula, il suo unico figlio, nato in un giorno d’estate, dopo i primi anni di vita trascorsi in piena tranquillità, ha iniziato una battaglia lunga, e dura, contro complicazioni e patologie che sono comparse pian piano. Un problema ad un polmone, poi un peggioramento lento e, purtroppo, inesorabile. Ricoverato al Brotzu tre settimane fa, nel reparto di Medicina 2 di quel grandissimo ospedale che aveva imparato a conoscere molto bene, il giovane, appena sedicenne, se n’è andato nella notte. “Ha avuto una brutta broncopolmonite, aveva già problemi ad un polmone e poi è arrivata una setticemia. I medici hanno cercato di curarlo, dandogli anche antibiotici”, racconta lo zio, Luca. Ma stanotte, alle 2:15, il suo cuoricino si è fermato per sempre. Viveva a Dolianova, Francesco, assistito dalla mamma, Silvia Origa, 40 anni. Da poco aveva preso la qualifica da Oss: “Mi ero messa a studiare perchè volevo avere più competenze e sapere come fare per poterlo aiutare in ogni istante”, racconta la donna a Casteddu Online, ancora sotto choc e disperata per la perdita del figlio. “Ho lottato ogni giorno per lui e insieme a lui”. Una battaglia quotidiana per un sorriso in più, per riuscire a ritagliare al figlio almeno qualche ora di tranquillità in un calvario quasi continuo. La notizia della scomparsa del sedicenne ha fatto rapidamente il giro di Dolianova e in tanti, anche a Cagliari, che conoscevano mamma Silvia e gli altri suoi parenti, sono rimasti sotto choc.
“Continuerò a lottare per mio figlio, continuando a fare l’Oss: mi voglio occupare di chi sta poco bene, anche bambini. È una promessa che manterrò per onorare e ricordare ogni giorno il mio Francesco”, dice, con il tono di voce che per qualche istante diventa fermo, e sicuro, Silvia Origa. “Ringrazio l’Oss che, da dicembre, cioè da quando ho iniziato a lavorare, ha seguito mio figlio con amorevoli cure e dolcezze, Irene Cucca. Ringrazio anche il reparto di Pediatria del Brotzu, l’infermiera Tiziana Atzeni che ha seguito il mio piccolo a casa, tutta la mia famiglia e i mie fratelli”. Il sindaco Ivan Piras, a nome di tutta l’amministrazione comunale, assicura la vicinanza dello stesso Comune a tutta la famiglia: “Massimo cordoglio e vicinanza, ci siamo per qualunque necessità”. Concetto ribadito anche dall’assessore comunale Chicco Fenu, che ha avuto modo di parlare con Silvia. Sono centinaia i messaggi di cordoglio arrivati alla mamma, a zio Luca e al resto della famiglia del ragazzino. Il funerale sarà celebrato giovedì sedici marzo, a Dolianova, nella chiesa di San Pantaleo.