Multato a Cagliari perché utilizza il cellulare alla guida: “Ero fermo, sono vittima di un’ingiustizia”

Davide Orrù, operatore ecologico, viene sanzionato a Castello durante la visita della ministra Lamorgese. 165 euro e 5 punti tolti dalla patente, ma lui non ci sta: “Avevo il mezzo fermo e stavo scattando alcune foto per giustificarmi con i miei superiori. I vigili, infatti, non mi hanno fatto svuotare i mastelli”.


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Ha raggiunto piazza Indipendenza a Castello per svuotare i mastelli dell’indifferenziata e, alla fine, è stato multato dalla polizia Locale: 165 euro e cinque punti tolti dalla patente perché, stando al verbale, “il conducente del veicolo faceva uso del telefono cellulare, utilizzando la mano destra, effettuando filmati e scattando fotografie”. Un classico verbale con tanto di infrazione del Codice della strada, a un primo sguardo. Ma chi si è beccato la multa, Davide Orrù, operatore ecologico precario in forza alla Econord, 46 anni, di Cagliari, racconta una versione dei fatti totalmente diversa e parla, apertamente, di “ingiustizia”. L’uomo ha già inviato alla società che gestisce la raccolta dei rifiuti una corposa relazione di lavoro. “E ne ho già parlato al nuovo avvocato, Nicola Ondradu”.
La verità dello spazzino è diametralmente opposta a quella messa, nero su bianco, dai due agenti: “Il 26 luglio, mentre svolgevo il mio lavoro di raccolta indifferenziata in piazza Indipendenza al civico 8, sono stato avvicinato da due vigili urbani che mi hanno chiesto di spostare il mezzo di lavoro in quanto stava per passare
il corteo dei ministri”. In realtà, la ministra era solo una, Luciana Lamorgese, attesa in prefettura, e una parte del rione cagliaritano era blindata dalle forze dell’ordine. “Ho detto ai vigili che avrei fatto una foto, in quanto avrei dovuto mandare una giustificazione al mio capo squadra in modo da dimostrare il mancato ritiro del secco del civico 8 e di tutta la zona di Castello”. Un gesto che non sarebbe piaciuto agli agenti: “Uno mi ha intimato, a urla, di spostare il mezzo. Vedendo questa reazione da parte del vigile ho alzato la voce anche io, dicendogli di stare calmo e che il mezzo non era di proprietà sua o tantomeno mia, e che ne avrebbe risposto lui di eventuali danni al
mezzo”. Orrù sarebbe poi rientrato a bordo del furgoncino: “Ho preso il cellulare per registrare un video del suo comportamento nei confronti miei e del mezzo, cosa per altro non riuscita perché lo stesso vigile mi ha intimato di parcheggiarlo in via Lamarmora e di favorirgli patente, libretto e assicurazione. Ho chiesto il perché e la risposta è stata che ho utilizzato il cellulare mentre stavo guidando, cosa non vera in quanto il mezzo era fermo e, mentre mi sono spostato, il cellulare era poggiato sul sedile. Ho avvisato il mio capo squadra dell’accaduto, invitandolo a raggiungermi”. Ma non è arrivato e, alla fine, i vigili hanno staccato la contravvenzione: “Ed è ingiusta, ero fermo, lo testimonia anche una foto, estrapolata dal video che dura pochi secondi, dove si vede la lancetta del contachilometri ferma a zero”. L’operatore ecologico promette battaglia: “La mia azienda ha già la relazione completa e il mio avvocato deciderà come agire. Sono solo un onesto lavoratore e mi ritengo vittima di un’ingiustizia”.


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