Il piano di risanamento acustico, quello che chiedeva un taglio ai locali della Marina, sarà rivisto e aggiornato. Ma il Comune dovrà da subito combattere il baccano infernale negli antichi rioni della città, Marina e Stampace, cuore della movida, su tutti. In arrivo telecamere, controlli degli spazi pubblici più a rischio, luoghi di attrazione trasferiti lontano dal centro e fondi per le insonorizzazioni di locali e palazzi.
E’ quando prevede un ordine del giorno della commissione Urbanistica approvato qualche giorno fa (8 voti favorevoli, un astenuto e uno non ha partecipato al voto) e che martedì passerà all’esame del consiglio comunale.
Il Piano di risanamento acustico, quello che prevedeva una sforbiciata ai locali del centro e il numero chiuso per la Marina, risale al 2016 e ormai, spiega la commissione Urbanistica, risulta datato, in quanto non tiene conto di zone della città, dove sono nate numerose attività (corso Vittorio Emanuele II, quartiere Stampace, piazza Garibaldi etc.), mentre nelle zone risultate critiche molte attività sono scomparse o hanno assunto caratteristiche radicalmente differenti.
Il piano non ha avuto un riscontro positivo da parte dei residenti né e dei commercianti. E la commissione ha rilevato tante criticità. “Prevede l’adozione di misure parziali”, spiega Antonello Angioni, presidente della commissione comunale Urbanistica, “e non incide su fonti di rumore come quelle derivanti dagli assembramenti di persone che frequentano gli spazi pubblici liberi (ad esempio i gradini della piazza Santo Sepolcro e le scalinate delle Chiese di Sant’Eulalia e Sant’Anna). E non considera le nuove disposizioni adottate ai fini del contenimento dell’epidemia da Covid-19 e le norme che disciplinano l’attività dei locali che hanno radicalmente cambiato assetto e organizzazione e che potrebbero rimanere almeno in parte vigenti anche una volta superata la fase dell’emergenza sanitaria”.
La mozione impegna sindaco e giunta comunale ad adottare ordinanze e delibere finalizzate al contenimento dei livelli di rumore nelle aree a rischio (Marina e Stampace in testa). Mentre i servizi comunali dovranno effettuare nuove misurazioni fonometriche in tutte le zone critiche della città verificando la possibilità di adottare ulteriori misure in grado di abbattere la propagazione dei rumori (come l’installazione di teli fonoassorbenti ecc). Non solo. Sì alla vigilanza stringente (anche con l’aiuto di telecamere), conferma dello stop alla vendita per asporto di bevande alcooliche, alla diffusione di musica verso l’esterno dei locali e al divieto di consumo di bevande alcooliche in strada nella fascia oraria notturna.
I locali dovranno avere personale dedicato all’assistenza alla clientela e i luoghi di attrazione potranno essere strutturati in altre zone del capoluogo al fine di decongestionare il Centro storico. In ultimo partiranno interlocuzioni con l’Assessorato regionale alla Difesa dell’ambiente per ottenere contributi o risorse finanziarie per erogare incentivi per l’insonorizzazione dei locali destinati alle attività di ristorazione (attraverso l’installazione di tende e ombrelloni fonoassorbenti, arredi o qualsiasi strumento utile a contenere le emissioni sonore) e degli edifici ad uso abitativo (prevedendo la sostituzione degli infissi, la coibentazione delle pareti, l’applicazione del capotto fonoassorbente e simili rimedi). E infine controlli finalizzati ad evitare assembramenti notturni negli spazi pubblici all’aperto e in prossimità dei distributori di bevande e prodotti alimentari aperti per 24 ore su 24.