Fernanda Nocera è morta al Brotzu per uno “scompenso cardiocircolatorio acuto”. Questa è la causa del decesso appurata, ieri, dal medico legale Francesco Locco. Non basta, però: saranno necessari gli esiti degli esami istologici per definire con esattezza quello che è ancora un decesso avvolto nel giallo. La 76enne se n’è andata al Brotzu e i figli hanno subito denunciato tutto ai carabinieri, con il pm Nicola Vacca che ha subito aperto un’inchiesta. Locco ha prelevato, come da prassi, dei tessuti del corpo della Nocera, ed è stata richiesta una perizia istologica per verificare il quadro clinico nel suo complesso: “A partire dal primo ricovero”, spiega l’avvocato dei parenti della donna, Antonio Mastino. “Le indagini andranno avanti sin dal momento in cui le hanno messo la sacca intestinale”, cioè si deve andare a ritroso sino ad aprile 2021. La donna doveva tornare al Brotzu dopo tre mesi per il cambio della sacca ma è stata richiamata solo a fine agosto 2022. Poi, l’aggravamento delle condizioni e la morte: “Dai medici troppe notizie contrastanti, vogliamo chiarezza”.
E, nel foglio del nulla osta per il seppellimento del cadavere firmato dal pm Andrea Vacca c’è un chiaro avviso: il corpo della Nocera “deve continuare a rimanere a disposizione della giustizia per qualsiasi evenienza” e, quindi, c’è il divieto assoluto “di adibire il cadavere a scopo di studio o di ricerche scientifiche”. Il motivo è semplice: se dagli esami istologici dovesse emergere qualunque tipo di responsabilità da parte dei dottori del Brotzu per la morte dell’anziana di Quartu, allora potrebbero essere necessarie nuove verifiche e perizie.











