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Monserrato – Preso di mira il vicesindaco sui social, “hanno consegnato la fascia tricolore a un partenopeo”. Il sindaco Tomaso Locci: “È stato eletto democraticamente, ha ricevuto 400 voti, è stato il più votato. La fascia tricolore rappresenta l’Italia, sono morte tante persone perché si arrivasse all’unità nazionale”.
Un post su facebook è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già pieno, colmo da tanto, “dal 2019 la nostra amministrazione è sotto attacco da parte di alcuni facinorosi e da una pagina social che denigra e deride il nostro operato nonostante la batosta elettorale, ma quanto pubblicato proprio da uno dei moderatori di questa pagina, ieri è stato troppo. Un cittadino non può non amministrare soltanto perche’ di origini campane, lui a Monserrato è stimato e ben voluto”. Una foto del vicesindaco Saverio De Roma, neoeletto, con la fascia tricolore al petto concessa dal sindaco Tomaso Locci per l’occasione pochi giorni fa, poiché non presente all’evento per altri impegni improrogabili, ha fatto scattare la tastiera a chi ha scritto pubblicamente: “Si sono presentati come i pionieri dei minserratini doc e poi hanno consegnato la fascia tricolore a un partenopeo”. Screenshot e immediata la condivisione giunta sino a De Roma che, turbato, ha messo al corrente il primo cittadino dell’accaduto. Sangue partenopeo, De Roma è originario della provincia di Avellino, in Sardegna è arrivato 18 anni fa per lavoro e ha deciso di rimanere per amore della terra che lo ha accolto e della donna diventata poi sua moglie, conosciuta proprio nella terra dei nuraghi. Ma poco importa, l’Isola fa parte dello stivale, da nord a sud, stessi figli di una patria conquistata con gran fatica, affermata in tutto il mondo come terra ricca di bellezze custodite da un popolo allegro, che ama il sole, il buon cibo e la vita, che sa litigare ma anche riscoprirsi unito nei momenti difficili, come alluvioni e terremoti, e non solo quando la nazionale di calcio segna un gol o vince una coppa da alzare sul tetto d’Europa o quello del mondo. Una storia che è scritta sui libri di scuola e che racconta di migliaia di persone che hanno dato la loro vita per combattere a favore di quell’unità raggiunta e incisa, impressa simbolicamente in tre colori. Un post, insomma, che non è stato assolutamente preso con leggerezza da chi legge il significato profondo della fascia tricolore e non vede distinzione tra una regione e l’altra d’Italia. “Evidentemente non conosce il profondo valore della fascia tricolore, prima di parlar male di una persona che rappresenta le istituzioni, bisogna pensare a cosa rappresenta in quel momento. Non è stato offeso solo un cittadino, che è stato democraticamente eletto, bensì il tricolore e tutto ciò che racchiude. Infatti possiamo essere eletti tutti democraticamente a prescindere dal colore di pelle, dalla religione, dalla condizione sociale e dalla provenienza delle proprie origini. Difronte alla Costituzione e all’elettore siamo tutti uguali e vogliamo tutti una nazione unita.
Esiste una costituzione, che ci dice che non ci devono essere differenze.
Mi auguro che le autorità competenti accertino quanto scritto, poiché non può passare questo messaggio discriminatorio che se non sei monserratino non puoi amministrare. Noi siamo solidali con Saverio e sarebbe opportuno che si chiedesse scusa perché è stata offesa, in quel momento, tutta la comunità È importante il rispetto verso il tricolore, verso i cittadini, e non devono esistere queste discriminazioni che, purtroppo, ci sono ancora per colpa di persone ignoranti che non capiscono che questo messaggio può creare odio e ovviamente discriminazione”.
“Mi auguro che questi episodi non si ripetino più e chi di dovere intervenga perché chi amministra una pagina social ha dei doveri e non può discriminare e offendere in tal maniera chi amministra e si sacrifica per la propria città”.