“Un attacco a freddo e gratuito, il sindaco ignora cosa siano la democrazia e le sue regole”. Replica così la minoranza consiliare di Monserrato alle accuse di ostruzionismo ai lavori del Consiglio mosse ieri all’opposizione dal primo cittadino Tomaso Locci.
“In tre sedute consiliari, per un totale di più di 12 ore di lavori, si è riusciti a portare in fase di votazione e a deliberare due sole proposte”, aveva tuonato il sindaco in un comunicato diramato ieri mattina. “Non capiamo il senso dell’accusa nei nostri confronti, se non quello di spostare l’attenzione dai serissimi problemi interni alla maggioranza, che è anche fortemente in difficoltà e ritardo sul bilancio. L’uso reiterato della menzogna politica e della calunnia gratuita si aggiungono dell’incapacità di dirigere i lavori del Consiglio e di programmare l’azione politica”, replica l’opposizione, con un comunicato sottoscritto da dieci consiglieri per manifestare “disappunto e distacco verso l’attacco ingiustificato del sindaco Locci”.
La minoranza giustifica così il proprio operato in aula:
“La minoranza sta da mesi garantendo il numero legale nelle commissioni e in Consiglio per senso di responsabilità nei confronti dei cittadini. Senza la nostra presenza in aula non sarebbero stati votati provvedimenti urgenti e il sindaco sa benissimo che è lui, con la sua maggioranza, ormai risicata, a dover garantire numero legale e approvazione dei provvedimenti. È sua responsabilità avere i voti per approvare le delibere e accusa la minoranza per nascondere l’ inefficienza della sua amministrazione. Ha la responsabilità, assieme al presidente, di garantire l’organizzazione efficiente e ottimale dei lavori del Consiglio, e in quasi due anni non è mai avvenuto. L’odg viene fissato dal presidente, che ha deciso, nonostante nella conferenza dei capo gruppo fosse stato chiesto di accorpare la discussione in un unico giorno, di spalmare i lavori su due giornate e mettere un solo punto all’odg del 26 febbraio, riguardante la proroga dei termini per la gestione associata dei servizi socio sanitari attraverso i plus. Essendoci un solo punto da discutere, la seduta è terminata alle 11 dopo una sospensiva richiesta dalla maggioranza durata più di un’ora. Pertanto è durata più la sospensiva della discussione, che non c’è stata in quanto si trattava di una presa d’atto. La sospensiva del 27 febbraio è stata chiesta all’inizio della seduta dalla maggioranza, dopo la dichiarazione dei riformatori che hanno sfiduciato il loro capogruppo. Ci é stato chiesto di pazientare oltre, attendendo in aula, perché avevano necessità di prolungare la riunione di maggioranza. Poi si sono svolte le interrogazioni e le interpellanze così come previsto dal regolamento, come iscritto all’odg dei lavori e come prevedono la democrazia e il regolamento, che consentono ai consiglieri di esercitare il proprio ruolo di controllo e verifica dell’operato della Giunta. La seduta del 27 febbraio è andata oltre l’orario previsto nella convocazione, sempre concordata dal presidente con i capo gruppo, e si è conclusa regolarmente con l’approvazione della proroga dei termini di pagamento della prima rata del consolidamento diritti di superficie Riu Mortu Monte Arci (quindi col voto della minoranza, che ha, per l’ennesima volta, garantito il numero legale, consentendo l’approvazione della delibera che altrimenti avrebbe creato notevoli disagi ai cittadini). Precisiamo che la seduta del 27 febbraio è stata necessaria in quanto in una convocazione precedente la stessa proposta di deliberazione è stata obbligatoriamente ritirata in quanto incompleta e irregolarmente istruita e la votazione conseguente sarebbe stata invalida”.











