Decine di sacchetti con la scritta “antiblastici” e un teschio, classico simbolo del pericolo. Ancora, una serie di classificatori a muro non chiusi a chiave. Per la Fials, che ha diramato alcune foto, si tratta “di medicinali chemioteriapici che vengono diluiti nella guardiola del reparto di Oncologia del Policlinico di Monserrato, senza tenere conto di nessuna delle leggi sulla sicurezza perché non c’è nessuna cappa aspiratrice. C’è un elevato rischio di tossicità”, dice il segretario provinciale della Fials Paolo Cugliara,” molti sacchetti vengono lasciati anche per giorni tra le corsie del reparto, proprio dove passano pazienti e visitatori. È allucinante”.
Non solo un rischio per la salute, a detta del sindacalista: “Tante cartelle cliniche di pazienti oncologici sono dentro classificatori aperti, sempre nelle corsie. Chiunque può aprirle e venire a conoscenza di dati sensibili. L’azienda sanitaria sta gestendo quel reparto in un modo, a voler essere gentili, allegro”.











