Monica Tronci, la “maga” della plastilina con i personaggi sardi

Il personaggio del giorno è Monica Tronci con i suoi bellissimi pupazzi di plastilina “made in Sardinia”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Da una passione e da materiali comuni ecco nascere un lavoro. Sono le bellissime miniature in plastilina dell’artista oristanese Monica Tronci. Un’idea nata per caso, quasi per gioco, che ha portato Monica in giro per l’Isola, per la gioia di adulti e bambini. A dimostrazione che quando ci si mette in gioco, i risultati si vedono. 

Da dove nasce l’idea dei pupazzi di plastilina?

L’idea è nata per caso giocando con mio nipote, con un libro che gli avevo regalato per Natale, ma già da piccola avevo la passione per la plastilina e facevo delle belle cose soprattutto molto piccole. E questa attitudine del piccolo mi è rimasta e mi permette di creare dei dettagli molto importanti.

Ci racconti un po’: un po’ in cosa consiste questo lavoro?

Il lavoro è nato con dei piccoli personaggi fatti per divertimento. Subito però mi sono messa a scrivere delle storie pensando agli animali della giungla creati per primi e poi piano piano sono arrivati tutti gli altri con le loro storie.

Poi sono arrivate le filastrocche in italiano e dopo qualche anno ho iniziato a scrivere filastrocche in lingua sarda campidanese (la mia) e ho deciso di pubblicarle. L’idea è piaciuta tantissimo perché ho creato delle illustrazioni colorate con un materiale sottovalutato e relativamente moderno come la plastilina e l’ho abbinato alla tradizione. Nei miei libri i bambini imparano tante cose, come gli animali della campagna coi loro antichi ruoli e le verdure con colori, forme stagionalità e l’importanza di mangiare quelle coltivate in Sardegna. La traduzione delle filastrocche (in italiano sulla stessa pagina) agevola la comprensione della lingua sarda per i più piccoli ma a volte anche per gli adulti. I miei libri piacciono anche agli anziani perché ci trovano dentro un po’ del loro passato e questo mi inorgoglisce molto.

Il prossimo libro sarà in italiano, sardo e inglese e conterrà anche delle informazioni sugli animali che saranno “Gli amici della Giraffa”. La giraffa farà un viaggio intorno al mondo per visitare i suoi amici nei loro habitat come la giungla, la savana etc. Anche questo sarà illustrato con la plastilina e cantato in filastrocche.

Contemporaneamente a tutto ciò, e già dal primo anno, sono nati i laboratori di plastilina per bambini e anche i minicorsi per adulti, per insegnanti, genitori e chiunque voglia sviluppare la proprio manualità per sé e per poter giocare con la plastilina con i bambini con cui solitamente hanno a che fare.

Il target di persone a cui si rivolge?

In realtà non c’è un target specifico perché, come ho già detto, può sembrare un gioco per bambini ma in realtà lo si può usare sempre, basta solo avere voglia di creare in modo colorato qualsiasi soggetto. Se i libri erano inizialmente pensati per bambini, ora so che piacciono a tutti. Oltre ai semplici pupazzetti e le illustrazioni tridimensionali fotografiche, ho inventato i Plastiquadri. Riproduco dei quadri famosi e avvicino così i bambini all’arte, in modo giocoso come sempre.

In cantiere c’è anche la creazione di una mostra tattile per i non vedenti e ipovedenti e questa idea mi piace moltissimo perché sono sensibile all’argomento e in qualche modo coinvolta.

I migliori progetti dello scorso anno?

L’anno scorso oltre ai libri, i laboratori e la prima Plastimostra “Mondi plasmati – Storie di plastilina” (svolta al museo Is bangius di Marrubiu), ho avuto la possibilità di partecipare ad un festival dedicato anche ai bambini che si svolge da molti anni a Montresta, “L’isola del teatro e l’isola raccontata” organizzato dal Teatro del sale, e in questa occasione ho guidato i bambini per 4 giorni alla creazione dei personaggi che poi hanno popolato un “corto animato” con la tecnica dello stopmotion, nel quale abbiamo raccontato la nascita di quel paese. Spero presto di ripetere la creazione di un video di questo tipo anche se per il momento io mi occupo solo dei soggetti e non ancora delle foto e del montaggio.

Poi sono nate alcune collaborazioni interessanti che spero sbocceranno in qualcosa di bello quest’anno. Diciamo che sto seminando tanto in varie direzioni e questo dimostra quanto potenziale abbia la plastilina.

E i prossimi?

In questo momento sto preparando la mia seconda Plastimostra che sarà totalmente dedicata all’abbigliamento e ai gioielli sardi. Debutterà a maggio al Museo del coltello di Arbus che gentilmente mi ospita. Anche da questa mostra scaturiranno dei laboratori per avvicinare i bambini alla tradizione. Come ormai faccio in diversi modi da quando ho iniziato.

Spero di chiudere quest’anno un progetto che parla di grano e pane inziato da qualche anno. Sarà un racconto in rima e verrà accompagnato da illustrazioni a disegni fatti da me anche quelli. Il disegno è una delle mie tante passioni artistiche.

E poi non vedo l’ora che sia pronto il libro della giraffa e allora ricomincerò a girare in tanti paesi per presentarlo a tutti.