di Paolo Rapeanu
Monica Ligas ha 31 anni ed è di Selargius. La figlioletta, 7 anni, soffre di una sindrome che le rende indispensabile svolgere delle sedute con una logopedista. Da tempo la piccola è seguita all’Aias “e ha compiuto progressi spaventosi, se ciò è stato possibile è solo grazie all’equipe che la segue. La Regione non sta pagando i dipendenti dell’Aias, e la mia bambina rischia di non poter più avere questo servizio e di regredire”, spiega, disperata, la giovane mamma. “Non posso nemmeno utilizzare i fondi previsti dalla Legge 162, prima la portavo sei volte alla settimana, adesso ci sono delle difficoltà nel reperimento di una logopedista”.
Potrebbe rivolgersi ai privati, la Ligas: “Chiedono almeno 40 euro a seduta, una cifra che io non posso sborsare. La Regione deve pagare il Comune e il Comune, a sua volta, deve pagare i lavoratori dell’Aias. Così dev’essere, non perché io sia bella ma perché lo Stato deve garantirmi gli aiuti per mia figlia. Meglio spendere oggi certe cifre che altre, più elevate, un domani, se la mia bambina dovesse peggiorare”.










