Si è sentita male mentre stava cenando a casa del fratello a Monastir, è stata subito portata dalla guardia medica e, per abbassarle la pressione, un medico le avrebbe dato la metà di una pastiglia che però, ha portato a danni ben peggiori. Maria Bonaria Melis, 83enne di Cagliari, non ha più avuto il problema della pressione alta ma, in parallelo, è svenuta ed è stata portata d’urgenza al Policlinico di Monserrato, colpita da un infarto. Lì, come appurato da una delle figlie, Graziella Flumini, la scoperta: “Una dottoressa ha verificato che l’infarto è stato provocato da quella mezza pastiglia somministrata dal dottore di Monastir”. I medici hanno fatto di tutto per salvarla, riuscendoci. A distanza di quasi una settimana l’anziana è ancora ricoverata nell’ospedale ai bordi della Statale 554 e non è più in pericolo di vita. Ma è quanto capitato che ha fato infuriare la figlia: “Il foglio della guardia medica non l’abbiamo visto, è stato consegnato al personale dell’ambulanza intervenuta. La dottoressa di Monserrato è stata chiara nello spiegarmi che quel tipo di pastiglia può provocare anche infarti, e per fortuna mia mamma ne ha preso solo la metà”.
Durante il ricovero, poi, è emerso anche “un trombo ad una gamba, frutto di una verifica medica fatta con una sonda”. Un danno minore, sicuramente, rispetto all’infarto: “Dalle verifiche è emerso che le coronarie di mia mamma sono totalmente apposto. Ho deciso che questa storia non può finire così, per questo farò una denuncia alle forze dell’ordine e mi rivolgerò ad un avvocato. Mia mamma è viva per miracolo, certo, ma chi la ha messa in una situazione di pericolo deve comunque pagare”.









