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Monastir, la sindaca Luisa Murru in bilico sui migranti: “Ma non prendete in giro la popolazione”

di Jacopo Norfo
23 Agosto 2020
in hinterland

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Monastir, la sindaca Luisa Murru in bilico sui migranti: “Ma non prendete in giro la popolazione”

Monastir, la sindaca Luisa Murru in bilico sui migranti: “Ma non prendete in giro la popolazione”. Domani mozione di sfiducia in aula, la sindaca Luisa Murru rischia il posto a causa delle polemiche sul centro migranti. Ma si difende a denti stretti: “Questa è la famosa mozione con la quale mi si sfiducia e si chiedono le mie dimissioni. È giusto che chi non l’ha ricevuta nei giorni scorsi dai firmatari (i cui nomi trovate nelle ultime pagine) abbia possibilità di leggerla e che io dica la mia.
Prima però devo chiarire due fatti importanti:
1)Il Centro Migranti è nel nostro territorio, ma non appartiene al Comune e in nessun modo può essere gestito dal Comune. Quindi il Sindaco non ha alcun potere decisionale su esso e, se di cattiva gestione si può parlare, non è da imputare a me.
2) Ancora più importante, perché non si prenda in giro la popolazione: se la mozione di sfiducia passasse, il paese si ritroverebbe senza Sindaco e senza Giunta fino alle elezioni. Non esiste alcuna legge che consenta a un sindaco di occuparsi dell’ordinaria amministrazione dopo la caduta del consiglio. Coloro che lo hanno scritto sono male informati o vorrebbero ingannare chi legge, fingendo di avere a cuore il paese. A meno che non abbiano in mente inciuci e ricatti ricoperti da una parvenza di senso di responsabilità: inaccettabili, sopratutto dopo che hanno calpestato, insultato e deriso il mio operato attuale e passato. Dico questo perché la popolazione deve sapere che fino alle elezioni (previste per ottobre, ma secondo alcuni per maggio 2021 a causa del Covid) il Comune starà senza una guida e senza gli assessori e i consiglieri che quotidianamente da 5 anni si occupano di ogni necessità dei cittadini: dalle emergenze alle buche stradali, passando per allerte meteo, manifestazioni culturali, perdite idriche, ecc.
Veniamo alla mozione:
Mi si accusa di non aver preso posizione sul nascente CPA, ma anche le pietre sanno quanto sia stata critica e oppositiva nei confronti della Prefettura in questi anni. Lo testimoniano la stampa, le interlocuzioni scritte e orali e, curiosamente, lo potrebbero testimoniare anche 3 dei firmatari della mozione, allora in maggioranza, uno dei quali ebbe anche l’onere di essere testimone spaurito di un mio incontro/scontro in Prefettura.
Confermo di avere una mia idea di accoglienza, sicuramente non in linea con quella dei firmatari (che dovrebbero chiarirsi le idee in merito, soprattutto coloro che spesso hanno amato definirsi “di sinistra, progressisti e via dicendo”). La mia idea è fatta di rispetto reciproco, integrazione, conoscenza delle culture e rispetto della Legge da parte di tutti.
Negli anni successivi all’apertura del Centro, il nostro paese non ha avuto alcuna ripercussione negativa: i migranti richiedenti asilo sono tranquilli lavoratori e coloro che dovevano essere rimpatriati soggiornavano per pochi giorni.
Da marzo 2020, con l’inizio dell’epidemia, è stato necessario sottoporre a quarantena i migranti in arrivo e questo ha comportato un aumento della loro permanenza nel Centro. Aggiungo che con l’estate gli sbarchi sono diventati più frequenti e così si è arrivati a un numero elevato di ospiti e ai problemi della loro gestione che, ripeto, non può essere fatta dal Sindaco.
Da quel momento ho avuto costanti contatti con Prefettura, ATS e cooperativa. Non appena ho avuto notizia della fuga di qualche migrante dal Centro, ho chiesto alla Polizia Locale di implementare la vigilanza in auto e a piedi: era il 20 giugno e non ho certo aspettato solleciti per farlo. Non solo: ho sempre chiesto un incremento della vigilanza del Centro e del territorio circostante.
Nel tempo, ho ottenuto un incremento delle forze dell’ordine a controllo del Centro e lavori strutturali che agevolassero il controllo, oltre che una netta riduzione del numero degli ospiti. Poiché questi provvedimenti non erano sufficienti a risolvere il problema, ho chiesto anche altri interventi.
Quando, ad agosto, ho avuto notizia del comportamento scorretto e pericoloso di alcuni migranti giunti in paese nei confronti dei miei cittadini, ho chiesto a Regione e Ministero di farsi carico della situazione e di risolverla urgentemente. L’ultima di queste comunicazioni risale al 19 e si trova online.
Attualmente sono in contatto con il Ministero per trovare altre soluzioni.

Nella seduta del 29 luglio, il Consiglio ha deliberato all’unanimità (su mozione dell’opposizione) di preparare nei giorni successivi un documento condiviso tra i gruppi consiliari al fine di “rafforzare la mia posizione”. Tuttavia, impegni personali di alcuni hanno portato a uno slittamento dell’incontro, ma non c’è mai stata la volontà di eludere l’impegno preso, tanto che personalmente ho scritto in merito al consigliere Fenu il 3 e il 14 agosto e l’ho informato della mia lettera urgente del 15 agosto prima ancora di spedirla, scrivendogli che da lunedì avremmo potuto incontrarci. Purtroppo il consiglere non rispose, se non in maniera infastidita il 15, e nei giorni successivi rifiutò in malo modo ogni contatto. Anche la tecnologia può testimoniarlo! Tutti tanto preoccupati che, invece di chiedere incontri o far proposte, stavano preparando una mozione di sfiducia. Sarebbe meglio parlare non di preoccupazione quanto di speculazione.

Sul fatto che le mie richieste siano inefficaci e prive di forza, i firmatari peccano di presunzione e smemoratezza, perché se è vero che il Consiglio rappresenta il popolo, è altrettanto vero che il Sindaco rappresenta sia il Consiglio che il popolo. Si tratta dell’ennesimo tentativo di delegittimazione di un Sindaco che, piaccia o meno, è stato eletto dai cittadini.
Sicuramente si aspettavano un plebiscito di consensi, ma hanno raccolto una pioggia di critiche, anche da non miei elettori. Chi ha definito “branco” coloro che protestavano o chiedevano spiegazioni mostra la solita mancanza di rispetto verso chi non la pensa come loro. Niente di nuovo!

In tutti questi mesi ho messo in atto, insieme ai miei colleghi assessori e consiglieri del gruppo Riviviamo Monastir, ogni misura in nostro potere per garantire la sicurezza e la salute pubblica. Per ciò che non è in nostro potere abbiamo sempre chiesto nelle sedi opportune. Nel frattempo abbiamo continuato a occuparci della normale gestione del Comune.
Ritengo dunque di aver compiuto il mio dovere istituzionale con scrupolo, serietà e dedizione e pertanto declino il cortese invito della minoranza a presentare le mie dimissioni e lascio a loro, eventualmente, l’onere e la responsabilità di lasciare il paese senza una guida e il supporto quotidiano che io e i miei colleghi abbiamo dato ai cittadini in oltre 5 anni.

Concludo ringraziando i miei colleghi del gruppo Riviviamo Monastir per avermi sostenuto, tutti i cittadini che in questi giorni ci hanno manifestato in pubblico e in privato il loro sostegno e ancor più tutti coloro che hanno cercato di capire cosa stesse succedendo realmente.
Domani ci sarà un consiglio importante per il paese: si discuteranno le osservazioni sul Puc presentate dai cittadini e una variazione di bilancio necessaria, tra l’altro, alla ripresa delle lezioni a scuola in sicurezza e alla messa in sicurezza del campo sportivo.
Invito tutti i cittadini, con le limitate possibilità date dal distanziamento, a seguirlo.
Per chi non avesse possibilità, io e i miei colleghi siamo sempre a disposizione per raccontare e spiegare”, il lungo intervento di oggi della sindaca di Monastir Luisa Murru su Fb.

Tags: luisa murrumonastir
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