Molentargius, torna la produzione del sale e si punta sui fanghi termali: “Nuovi posti di lavoro”

Svolta per il parco. 14,5 milioni per produrre sali pregiati e con la possibilità di utilizzarli, con i fanghi, per le cure termali. I vicesindaci di Cagliari e Quartu: “Nuova vita per l’oasi, sfrutteremo l’energia rinnovabile con un impianto fotovoltaico per le idrovore e le pompe”


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A Molentargius ritorna la produzione di sale, è ufficiale. Ci sono 14,5 milioni di euro per fare ripartire la produzione sfruttando le saline interne dell’oasi green spalmata tra Cagliari, Quartu, Quartucciu e Selargius. È questa la novità principale emersa nel Consiglio comunale allargato che si è svolto nella città guidata dal sindaco Gigi Concu: ““Il futuro del parco di Molentargius non può prescindere da un piano con norme certe che consentano di gestire al meglio il territorio. Un piano dinamico, che tenga conto delle esigenze delle nostre comunità e sappia sfruttare al meglio la straordinaria risorsa che Molentargius rappresenta per tutti noi. Quello di oggi è un primo importante passo che ci consentirà di ragionare concretamente sul futuro dell’area”; spiega Concu a riunione finita. Una riunione dove è stato approvato definitivamente il nuovo piano. A fornire maggiori dettagli è il vicesindaco di Cagliari, Giorgio Angius: “Ripartirà la produzione del sale, il parco sta per bandire la gara. Serviranno circa 3 anni di lavoro e bisognerà procedere a tratti per rispettare la nidificazione dei fenicotteri”, afferma. “E, con lo sfruttamento dell’energia rinnovabile grazie al fotovoltaico potremo garantire il funzionamento di idrovore e pompe per le saline artificiali”. Presente all’incontro anche il neo assessore Marco Porcu, che ha promesso di fare il possibile per aumentare la dotazione organica di funzionari e personale interno del parco, come richiesto tante volte dal sindaco di Quartu Graziano Milia, e che abbia una struttura dedicata e più solida. “Dopo 22 anni arriva il piano del parco, lo tutelerà e lo valorizzerà, prenderanno vita i progetti di riattivazione delle saline”, prosegue Angius.
Tempi previsti per la fine dei cantieri e l’attivazione delle saline: 4 anni. Soddisfatto anche il vicesindaco di Quartu, Tore Sanna: “Ci sarà il ripristino della rete idraulica delle saline. La produzione del sale non sarà come quella del passato ma più ridotta. Ci sarà una società privata che creerà anche nuovi posti di lavoro, ciò che è importante è che sarà preservata la qualità delle acque e si avranno sali più pregiati rispetto a quelli industriali. Probabilmente sarà possibile utilizzare anche i fanghi per delle cure termali, ovviamente da svolgersi non nel parco”, spiega Sanna. “Pensiamo, per esempio, a Cervia. Lì c’era lo stesso problema, oggi non si produce più sale industriale ma pregiato e si è creata anche un’attrattiva per i turisti”.


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