“Mio figlio in bici ucciso da un camion ad Assemini, voglio sapere perchè è successo”

Non riesce a darsi pace Fiorella Usai. Suo figlio, Gemiliano Montis, è stato travolto da un furgone sulla Statale 130: “Faceva quella strada tutti i giorni in bicicletta, non ha mai avuto un incidente. Cerco testimoni, ho il diritto di conoscere tutta la verità”.


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C’è una verità, la prima, legata alla ricostruzione delle Forze dell’ordine: Gemiliano Montis è stato travolto e ucciso subito dopo il semaforo di via Piave ad Assemini, quando si trovava con la sua bici già ai bordi della Ss 130, da un furgone. Schianto fatale, inutili tutti i soccorsi. Le indagini della Polstrada vanno avanti, ovviamente, e si attende ancora il via libera per poter celebrare il funerale del trentanovenne. Ma i genitori non riescono a darsi pace: Montis guidava la bicicletta da quand’era poco più che adolescente, era il suo principale mezzo di trasporto. La utilizzava in paese, ma pure per raggiungere Cagliari. “Ogni giorno era con la sua bicicletta”, afferma, distrutta dal dolore, la madre, Fiorella Usai. È stata tra le prime a essere informata del decesso del suo unico figlio e, a distanza di un giorno, ha deciso di andare alla ricerca di testimoni: “Non mi è chiaro come sia potuto succedere un fatto simile, ci sono alcuni aspetti non chiari, devo sapere come sono andati i fatti”. La tragedia è avvenuta ieri verso le tredici: “Gemiliano stava lasciando il paese, doveva andare a Cagliari. Quella strada la faceva sempre con la bici, la guidava sin da quando era un bambino e non ha mai avuto un incidente”. Anche su Instagram sono tante le fotografie del 39enne in sella a una mountain bike, non solo ad Assemini.
“Cerco testimoni per capire esattamente come siano andati i fatti”. La dinamica, purtroppo, sembra abbastanza chiara anche se ci sono le indagini in corso. Mamma Fiorella vuole, a tutti i costi, ricostruire ogni singolo istante degli ultimi minuti di vita di suo figlio. Quell’incrocio, tra via Piave e la Statale, è regolato da un semaforo: “Gemiliano ci passava praticamente ogni giorno”, rimarca, singhiozzando, la donna: “Chiunque abbia assistito all’incidente mi contatti al +393293718507”.


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