Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
La terra e le sue ricchezze, il lavoro duro di chi porta alla luce e rende fruibili alla comunità i suoi frutti,
siano essi cresciuti al sole o maturati nel suo grembo in un susseguirsi di tempi, di cui spesso l’uomo
moderno ha perso cognizione; risorse che nel tempo e nello scandirsi dello sviluppo economico hanno
ridisegnato una geografia di mancate corrispondenze tra l’abbondanza di ciò che la terra offre, la dignità di
chi su quella terra è nato, e logiche economiche e politiche spesso discordanti che nel loro sterile
autoalimentarsi rimangono indifferenti al grido di coloro a cui non vengono riconosciuti diritti di base in una
Repubblica che come la nostra si dice fondata sul lavoro.
Da quasi vent’anni i minatori della miniera di Bauxite di Olmedo lottano per vedere riconosciuti diritti
inalienabili, per una comprensione chiara e trasparente di decisioni che prese lontano da quella terra e dalla
fatica di chi la lavora hanno condizionato la loro vita e lo sviluppo economico e sociale delle comunità in cui
vivono.
Il 4 Settembre 2017, data della scadenza del bando d’interesse per l’affidamento della concessione mineraria,
30 minatori stanchi di promesse prive di fondamento decidono di occupare le gallerie e il sito minerario,
cercano la certezza di un posto di lavoro siglata in un accordo commerciale e poi stritolata in una logica
perversa di mancati accordi tra Regione e le aziende interessate.
Nonostante le inadempienze dei privati, i tempi elefantiaci delle istituzioni, la tenacia e la continuità
dimostrata dalla protesta dei minatori della miniera di Omedo negli anni, rimane una voce a cui dare
risonanza, laddove il rispetto per l essere umano e l’ambiente, è il punto di inizio per una nuova economia
che ha al suo centro il riconoscimento della dignità singola e collettiva.
Ma cerchiamo di capire meglio gli elementi che nel tempo combinandosi tra loro hanno determinato la
difficile situazione in cui i lavoratori si trovano oggi, la storia è una miniera quasi sempre a cielo aperto.
La presenza di un deposito di bauxite nel sottosuolo nella zona della Nurra viene accertato a partire dal
1979 dalla Progemisa S.p.a, società costituita nel 1970 dall’Ente Minerario Sardo (EMSA), attraverso attività
di ricerca ,carotaggi e studi, in seguito ai quali fu svolta una valutazione complessiva del giacimento in tutti i
suoi aspetti, dalla stima delle riserve in sito alla caratterizzazione geomeccanica, dalla progettazione
mineraria fino all’ analisi dei costi.
Nel 1992 l’Assessorato regionale dell’industria rilascia la concessione mineraria per il giacimento di
Grazioleddu, vicino Olmedo, alla Società Sarda Bauxite S.p.a, che inizia così l’attività di estrazione, la
miniera da lavoro a circa cento persone tra minatori,operai e impiegati. Inizialmente controllata dall’Ente
minerario sardo, la Sardabauxiti, viene privatizzata alla fine degli anni Novanta dopo un lungo periodo di
crisi. La concessione mineraria rilasciata all’ ingegnere Andrea Binetti infatti viene revocata nel 2007 dalla
stessa Regione per il mancato pagamento di canoni per l’attività estrattiva ponendo così termine ad una
vertenza con la società suddetta. Dopo aver esaminato a lungo i bilanci il sostituto procuratore Giangiacomo
Pilia contestò a Binetti e Acetti la distrazione di denaro, quasi un milione di euro, dalle casse della
Sardabauxiti verso altre società. Un fallimento quello dell’ingegnere Andrea Binetti che lasciò i lavoratori
della miniera senza le retribuzioni concordate e senza lavoro.
Nel 2008 la miniera di Olmedo viene acquisita dalla multinazionale greca “Silver and Baryte Industrial
Minerals” che ne assume la gestione totale con i propositi di ricominciare in tempi brevi il lavoro estrattivo e
Bauxite, Bentonite, Caolino, denominata Olmedo rilasciata alla multinazionale greca dall’Assessorato
all’Industria aveva alla base delle garanzie su un periodo concessorio di quindici anni tuttavia con la
decisione di mettere in mobilità i trentasei minatori la multinazionale greca proprietaria della miniera venne
meno al contratto in modo illegittimo e illegale, sulla base di quanto prevedeva la concessione rilasciata.
Dal 2007 la S&B Industrial Minerals società controllata dalla Imerys detiene la concessione mineraria per
l’estrazione della bauxite nel giacimento di Olmedo, nel 2015 l’Ing. Marco Aurelio Bonasea convoca tutto il
personale negli uffici e comunica con tranquillità che la S&B intende interrompere l’ attività di estrazione
nella miniera restituendo la concessione mineraria alla Regione Sardegna e dando avvio alle pratiche di
mobilità, i minatori increduli e allibiti occuparono il sito minerario, sin da subito i sindacati coinvolti,
CGIL,CISL,UGL furono richiamati dalle proteste.
Dopo qualche mese e l’occupazione del sottosuolo i minatori riescono a fermare i licenziamenti e ad
accedere alla cassa integrazione. Nel frattempo l‘assessorato all’Industria – con una nota firmata dal direttore
del servizio Attività estrattive e recupero ambientale Gabriella Mariani – contesta formalmente l’operato
della S&B Industrial Minerals che per quasi due anni ha ignorato le prescrizioni dell’organismo di vigilanza
per lo sgombero dei cumuli di bauxite dai piazzali del sito minerario. Tutti i materiali (anche quelli di scarto)
avrebbero dovuto essere raccolti e conferiti nei centri autorizzati ma nessuna di queste operazioni è stata
effettuata e tutti i solleciti e le diffide sono stati disattesi dalla società.
Nel maggio del 2016 l’affidamento della concessione mineraria con regolare bando individua nella Elmin
Bauxite un azienda idonea per la riapertura del giacimento di Olmedo. I minatori una volta venuti a
conoscenza della nuova azienda chiedono tramite i sindacati di avere un incontro per confrontarsi sul tema
delle assunzioni, non ricevendo attenzioni e risposte, organizzano un presidio davanti ai cancelli della
miniera è l’ autunno 2016, le condizioni climatiche non sono delle migliori, ma dopo tanto sacrificio i
lavoratori riescono ad ottenere un incontro in video conferenza presso gli uffici della regione a cui
presenzieranno l’Ass. all’Industria Sindaco di Olmedo Tony Faedda, Sindacati Regionali e Territoriali e una
rappresentanza dei lavoratori. A mezz’ora dall’incontro l’azienda comunica che non sarà presente
all’appuntamento ritenendo ingiusto l’adempimento delle prescrizioni tralasciate dalla S&B Industrial
Minerals.
Questo fece sì che il presidio dei cancelli della miniera si trasformò in occupazione della sala consiliare
Omedese.
L’ Elmin Bauxite congela l’attività estrattiva e commerciale della miniera rinunciando alla concessione.
Prima dell’estate minatori convocano nuovamente l’Assessorato all’Industria per riportare all’attenzione di
chi di competenza e responsabilità che a Luglio 2017 ci sono le prime scadenze della mobilità di alcuni
lavoratori incresciosamente rimasti ad oggi senza salario.
Il 7 settembre i minatori sono riuniti con i sindacati ed hanno deciso di mantenere l‘occupazione nonostante
abbiano ricevuto una convocazione da parte della regione per lunedì 11 settembre alle 15 presso gli uffici
regionali.
Le promesse non mantenute che si sono susseguite in tutti questi anni sono fango sulla dignità dei minatori e
del lavoro da loro svolto.
L’equilibrio tra chi con la terra lavora e chi ne trae profitto dovrebbe sempre rientrare in una logica di
Nei primi mesi del 2015, la S&B Industrial Minerals vende la maggior parte delle azioni ad un’altra
multinazionale, la Imerys, con la prospettiva di assorbire la miniera di Olmedo.
Samantha Giusti