Election Day anche in Sardegna: la proposta di Graziano Milia che farebbe risparmiare 9 milioni di euro ai cittadini. In autunno sono previste le amministrative per eleggere i primi cittadini di numerosi centri sardi, tra i quali quello di Quartu Sant’Elena. Graziano Milia, candidato sindaco, pone l’attenzione riguardo “il paradosso del mancato Election Day. Non è questione tecnica – spiega Milia – è un problema di merito che riguarda l’interesse di tutti i sardi, chiamati a rispondere con le loro tasche del mancato accorpamento del voto previsto in tutta Italia il 20 settembre. Il risparmio di nove milioni di euro, in questo particolare momento storico, non è un’opzione, è un imperativo morale a cui la politica è chiamata a rispondere in modo unitario e trasparente, senza tentennamenti. Noi non faremo passare sotto silenzio quello che sarebbe un un’incomprensibile spreco di risorse ai danni dei cittadini sardi”.
Tre i buoni motivi per optare l’Election Day in Sardegna: da quelle di ordine sanitario, a quelle legate ai costi e per non interrompere la continuità scolastica che nei mesi scorsi ha già subito un grave disagio a causa dell’emergenza covid-19. Nello specifico, in diverse città come Quartu, Nuoro, Porto Torres e Sestu si rischia di dover interrompere le lezioni per tre volte, considerando anche l’eventualità di un ballottaggio. Inoltre “accorpando le consultazioni con l’Election Day il costo sarebbe interamente a carico del Ministero dell’Interno. Così invece la Sardegna dovrà sborsare nove milioni di euro. Sono tre questioni che dovrebbero indurre chiunque abbia un po’ di buon senso a riconsiderare quella data”.












