Sale la protesta al Microcitemico di Cagliari. A denunciare i disagi del presidio ospedaliero inaugurato 33 anni in via Jenner, è il comitato “Difendiamo l’ospedale Microcitemico”, composto da diverse associazioni di volontariato: Thalassazione, Thalassemici sardi, L’altra cicogna, Asgop, Abos, Astafos, Cometa Sardegna. Secondo il comitato “con l’arrivo dei nuovi reparti del Macciotta, la clinica Pediatrica e Neuropsichiatria infantile, sono stati penalizzati proprio i servizi e di conseguenza i pazienti storici del Microcitemico, nonostante i vertici della Asl 8 ci avessero rassicurato al riguardo”.
La principale criticità, a detta del comitato, riguarda il personale medico e infermieristico insufficiente: “gli operatori – si legge in una nota stampa diffusa oggi – sono costretti a doppi turni, aumentando così il rischio di errori dovuti a stanchezza o stress. Inoltre, è opportuno che venga riconosciuto e mantenuto dentro il reparto il ruolo degli operatori pediatrici che sono stati formati e lavorano al suo interno”. Mancanza di servizi essenziali: “manca la Tac, (promessa da molto tempo) e non è stato ancora realizzato il trasferimento del reparto di Chirurgia Pediatrica con un servizio di anestesiologia e rianimazione”. Locali non ultimati: “si verificano continui disagi per i lavori iniziati e mai conclusi, sono stati sottratti locali indispensabili per la degenza dei bambini”. Mancanza di rispetto delle condizioni cliniche e del dolore: “denunciamo il rischio che corrono i bambini costretti dentro l’ospedale a muoversi fra lavori in corso, cantieri aperti, ascensori promiscui, laddove i piccoli pazienti hanno bisogno di frequentare ambienti protetti. Non esistono percorsi preferenziali per i bambini che lasciano il reparto in barella per il trasporto in altri ospedali, ne’ percorsi riservati per quelle famiglie i cui bambini vengono a mancare all’interno del reparto: le salme, per raggiungere l’obitorio, passano dall’atrio principale e davanti al punto ristoro”.











