Meloni (Riformatori): “La sanità è allo sbando”

“La rete ospedaliera si è già arenata: paghiamo il conto dei disastri di due anni di non governo”. Le affermazioni di Franco Meloni e la replica alla risposta dell’assessore Arru


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 «La rete ospedaliera, tanto sbandierata da Pigliaru e Arru, è ancora al palo. L’unica cosa che questa Giunta è stata in grado di fare è mettere le mani nelle tasche dei sardi, dopo 24 mesi inconcludenti ». Lo dice Franco Meloni (foto), responsabile del Centro studi dei Riformatori sardi.

«Chissà – prosegue Meloni – se sarà vero che non è stata approvata nella riunione di Giunta di fine anno perché non c’era ancora il parere della conferenza dei sindaci. A noi sembra invece che la ragione sia il ripensamento legato alle modalità di approvazione che l’Assessore Arru riteneva potesse essere una semplice delibera di Giunta mentre , piano piano, avanza la realizzazione che dovranno passare in Consiglio Regionale. Infatti la norma che avrebbe consentito la scorciatoia, cioè un semplice passaggio in Commissione invece che in aula, questa maggioranza di dilettanti allo sbaraglio se l’e abolita da sola abrogando la legge 21 del 2012. Cioè, si sono aboliti la norma che gli serviva per approvare rapidamente  la rete ospedaliera ma senza accorgersene, come si desume facilmente dal fatto che hanno portato il provvedimento in Giunta con la dizione “approvazione definitiva”. Definitiva de ghe? L’unica cosa certa è che a due anni, dunque quasi a metà mandato, questa Giunta regionale non è stata ancora in grado di produrre uno straccio di documento e di riforma della sanità, ma – per ora- solo aumenti di tasse e un’evidente incapacità di ridurre gli sprechi che loro stessi dichiarano essere presenti nel sistema».

Secondo il responsabile del Centro studi dei Riformatori, «non esiste nessun buco da ripianare rispetto agli anni scorsi, l’unico buco l’hanno creato loro mettendo a bilancio cifre inferiori a quelle necessarie. Per non parlare degli incredibili errori collezionati da Pigliaru e Paci quando hanno chiuso l’accodo capestro sul bilancio con il governo nazionale.

Quest’anno noi sardi pagheremo, con la supina acquiescenza  della Giunta e della maggioranza, la bellezza di 680 milioni di accantonamenti, eccolo il vero buco. E a farne le spese saranno i sardi che dovranno mettere mano al portafogli per ripagare i gravi errori di calcolo di una Giunta regionale un po sbandata e che ha evidentemente grandi difficoltà a gestire i problemi della Sardegna».

«La replica stizzita dell’assessore Arru non fa che confermare che abbiamo colto nel segno: in due anni lui e il suo presidente hanno prodotto solo una marea di chiacchiere, dando le colpe a destra e a sinistra ma mai a chi sta creando il caos nella sanità: proprio loro. Forse si dimentica che da due anni governa lui e il suo presidente e in questi due anni non hanno fatto nulla se non costi che tentano di scaricare sui sardi aumentando le tasse. Ha ragione Arru, chi fa sbaglia: il problema è che quando sbaglia lui a rimetterci sono i sardi». Lo dice il responsabile del Centro Studi dei Riformatori sardi, in replica alle dichiarazioni dell’assessore della Sanità Luigi Arru.