Il fatto è avvenuto i giorni scorsi in un centro del Medio Campidano e la vittima è un ultra ottantenne che si è fatto convincere ad aprire un conto all’estero dove ha versato poche centinaia di euro con la promessa che gli avrebbero fruttato migliaia di euro. La moltiplicazione dei denari però non è avvenuta, anzi: con la “scusa” che per riscuotere gli interessi maturati avrebbe dovuto pagare le tasse, i presunti truffatori hanno invitato l’anziano a versare più di tre mila euro. E così è stato: la scorsa settimana si è recato a Cagliari per effettuare il bonifico e ieri la clamorosa richiesta di altro denaro poiché il bonifico non sarebbe stato sufficiente per coprire le spese. Le interlocuzioni sono avvenute per telefono e il sospetto dell’uomo che si trattasse di una truffa lo ha spinto a considerare l’ipotesi di prendere al più presto provvedimenti nelle giuste sedi. Una modalità non inusuale per estorcere dei soldi a chi, in buona fede e, forse, ingenuamente coglie l’occasione proposta molto invitante. Si tratta generalmente di telefonate trading online, ossia un finto consulente finanziario propone di fare un investimento minimo per testare una piattaforma di trading. La modalità più applicata prevede che il finto consulente proverà a convincere che attraverso i suoi consigli si possono ottenere guadagni automatici senza la necessità di avere conoscenze di trading.
Dopo aver effettuato il deposito, verrà assegnato un bonus e nel giro di poco, con opportune modifiche, risulterà che grazie ai loro investimenti si sono ottenuti dei guadagni. Le richieste di soldi in genere si susseguono con la scusa di maggiori introiti e al momento del prelievo si scopre l’amara sorpresa: impossibile ritirare anche un solo centesimo e verranno chiesti sempre più soldi (tasse da pagare, spese, clausole inesistenti etc…) fino al punto di eliminare l’accesso alla piattaforma e sparire con i soldi intascati. Nei mesi scorsi molte amministrazioni comunali hanno sposato l’iniziativa messa in campo dall’Arma dei Carabinieri al fine di informare soprattutto gli anziani delle possibili truffe che avvengono sia in presenza che via cavo, pratica necessaria considerata la malafede di tante, troppe persone che intendono arricchirsi ingannando indegnamente soprattutto le fasce più deboli della società.










