Una sanità che boccheggia, Marisa Melis di Quartu Sant’Elena: “Non va tutto bene come ci vogliono far credere”.
Madre di una ragazza che soffre di una rara patologia a Radio CASTEDDU racconta le peripezie che da mesi deve affrontare per le visite di routine: “Le liste d’attesa adesso sono ancora più lunghe, è tutto bloccato”. Dopo vari tentativi effettuati in diversi ospedali, la ragazza è seguita da tempo a Cagliari: “Tutto è sempre andato bene – racconta la donna – ma da quando c’è il covid tutto è cambiato”.
La ragazza il 16 marzo ha iniziato a scalare il farmaco di una cura sperimentale intrapresa non andata a buon fine, “poi tutto è stato chiuso e abbiamo sentito i medici solo per mail. Le visite standard ora non esistono più”. In presenza la ragazza è stata visitata ad agosto “e ci saremmo dovuti rivedere a settembre. Ma siamo a dicembre e nulla: se ci sono problemi possiamo mandare una mail. Manca quello che era l’eccellenza di una volta, ci sentiamo un po’ trascurati. Prima avevamo le date precise, ora – prosegue la donna – non c’è più una continuità medica”.
Non solo malati di covid, quindi, questo è l’appello che lancia Marisa Melis: “Se sta male, io non sono un medico ma mi devo regolare; ma quanti sbagli posso fare? Ora mia figlia sta seguendo la vecchia cura”.
Tutto in stand by quindi, in attesa di tempi migliori. “Ci sentiamo un po’ trascurati, non è tutto organizzato bene come ci vogliono far credere”.









