La scuola di Mariano in lutto, “siamo tutti sconvolti per la tua perdita”: struggente messaggio da parte del “Meucci-Mattei”, “eri forte, perché ci vuole forza, per chiedere aiuto”.
Ricordano con dolore il ragazzo di 16 anni morto tragicamente nel mare tra Su Siccu e Sant’Elia sabato scorso: frequentava l’Istituto superiore che ieri ha pubblicato un ricordo commovente per il suo alunno: “Venerdì sera, mentre voi ragazzi eravate a festeggiare, anche noi prof abbiamo festeggiato: avevamo finito gli scrutini, e per te erano andati bene.
Non è stato un anno facile, la terza: professori nuovi, materie nuove, la voglia di giocare e chiacchierare coi compagni, anche durante la lezione.
Non era difficile, però, entrare in relazione con te: bastava sorridere, essere gentili e tu ricambiavi, con spontaneità e dolcezza.
L’atteggiamento di chi non si interessa a nulla di ciò che si fa in classe si alternava ad altri momenti in cui avevi la forza e il coraggio di chiedere aiuto: non avevi paura di raccontare le tue difficoltà nell’affrontare certi argomenti, certe materie. Eri forte, perché ci vuole forza, per chiedere aiuto.
Altre volte ti scoraggiavi, e allora bisognava insistere, per farti lavorare, ed era una soddisfazione immensa quando ti avvicinavi alla cattedra per consegnare il compito e dicevi “Prof, mi sono impegnato”.
Vederti passare dall’indifferenza all’impegno. Vederti arrivare alla cattedra col quaderno in cui avevi svolto il lavoro richiesto. Sentirti dire, dopo l’ultima verifica dell’anno “Prof., io non rispondo, quando fa le domande, perché sono timido, ma l’ho ascoltata, tutto l’anno”.
Ci tenevi, ad essere promosso. Volevi trovare un lavoro estivo, e volevi essere tranquillo.
Quando ci siamo salutati, l’ultimo giorno, avevi ancora qualche dubbio: Prof, ma con lei ho la sufficienza?
Vedi tu!
Ancora dubbi, e paura.
Stai tranquillo, cucciolo
Ecco. Stai tranquillo, cucciolo. Non più dubbi, non più paura di non farcela.
Ci mancherai, cucciolo”.