Troppe le anomalie riscontrate allora che oggi sono diventate indizi da analizzare per stabilire come è morta la giovane sedicenne il 4 febbraio del 1995.
Un caso diventato nazionale, è di ieri la notizia che il suo ex fidanzato è indagato: Enrico Astero, 54 anni, all’epoca dei fatti aveva frequentato Manuela che non si gettò dal canyon di Tuvixeddu dove fu rinvenuta priva di vita. Tra i tanti indizi a supportare la tesi, le ferite nella parte posteriore del corpo della povera ragazza, longitudinali, che potrebbero essere state causate da un trascinamento e non di certo da una caduta di oltre 30 metri.
Una famiglia, quella Murgia, segnata dal dolore e che mai si è arresa ma ha combattuto per tutti questi decenni per far ripartire le indagini e dare un volto e un nome a chi ha strappato alla vita una ragazza che aveva tutta la vita innanzi a lei, da vivere, e che, invece è stata brutalmente aggredita offendendo e violando il suo corpo.
La prossima settimana verranno eseguiti gli accertamenti tecnici al fine di rilevare tracce che potrebbero essere decisive per risolvere il caso.












