di Andrea Skull
Il fascino del carnevale in Sardegna. Come quello di questo piccolo Mamuthone, fotografato in diretta da Mamoiada, che si prepara all’attesissima sfilata. Il carnevale di Mamoiada è uno degli eventi più celebri del folclore sardo. I primi, vestiti di pelli ovine, indossano una maschera nera di legno d’ontano o pero selvatico, dall’espressione sofferente o impassibile; sulla schiena portano “sa carriga”, campanacci dal peso di circa 30 kg, legati con cinghie di cuoio, mentre al collo portano delle campanelle più piccole. I campanacci, fino a non molti anni fa, venivano forniti in via amichevole da pastori che recuperavano i pezzi più malandati o li prendevano direttamente dal collo delle loro bestie. I “sonazzos” sono dotati di “limbatthas”, batacchi costruiti utilizzando le ossa del femore di pecore, capre, asini o altri animali. Ed è un piccolo cuore di Sardegna.












