Ma perchè Cagliari non vuole le telecamere contro i vandali?

Polemica aperta dopo gli atti di teppismo al Bastione. La giunta Zedda dice no alla video sorveglianza: giusto o sbagliato?


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La domanda sorge spontanea: ma perché la giunta Zedda non vuole le telecamere contro i vandali nel centro storico di Cagliari? “Non servono a nulla, noi questi fenomeni vogliamo combatterli col senso civico”. Ottimo proposito, quello di potenziare le campagne di educazione civica. Ma perché in tutte le città italiane la video sorveglianza è un sistema efficace e a Cagliari si sceglie invece di rinunciarvi? Per proteggere la privacy di chi? A Pula, tanto per fare un esempio non lontano, proprio grazie ai video i carabinieri sono riusciti a identificare i baby teppusti autori dei raid al palazzetto dello sport. A Cagliari invece continuiamo ad assistere allo sfregio del Bastione, dove a Capodanno i balordi hanno distrutto lastre e spaccato pensiline. A episodi di violenza alla Marina, a cassonetti bruciati nella notte, nell’impunità più assoluta. Mentre chi dovrebbe intervenire allarga le braccia. Il Comune afferma che vanno potenziati i controlli, ma quanti vigili vediamo la notte in servizio nelle zone calde di Cagliari? Quanti? Questa volta ha ragione Giuseppe Farris di Forza Italia, le telecamere sono un deterrente che potrebbe permettere di identificare chi distrugge pezzi di storia della città. 


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