Lutto nella polizia penitenziaria sarda, muore a 55 anni l’assistente capo Antonello Carta

Addio a un agente molto stimato. Ha lavorato per anni nel carcere di Uta, poi il trasferimento a Is Arenas, nella sua Arbus. I colleghi: “Ha lavorato anche a Cuneo, formando al meglio tanti poliziotti. La sua scomparsa ci addolora”.


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Lutto e choc nel mondo della polizia penitenziaria della Sardegna per la morte, ad appena 55 anni, di Antonello Carta, assistente capo coordinatore nella casa di reclusione di Is Arenas ad Arbus. Lascia la moglie e due figli. Stava male da tempo, ma tra i colleghi nessuno pensava che la situazione potesse precipitare: nell’ ultimo periodo era ricoverato all’ospedale, se n’è andato ieri. Una vita dedicata alla divisa, quella di Carta. Tra i tanti che lo piangono c’è il segretario regionale della Fns Cisl, Giovanni Villa: “Perdo un collega e, ancora prima, un amico”, dice.
“Abbiamo lavorato insieme a Cuneo, è stato lui ad accogliermi e a farmi la formazione professionale nel 1993, era già un grande esperto. Ha lavorato per tanto tempo anche al carcere di Uta, lasciando un ricordo ottimo. Sono vicino alla moglie e ai figli, siamo tutti addolorato perché non ci saremmo mai aspettati che il suo stato di salute fosse così grave”. Giovanni Villa ha deciso di ricordare Antonello Carta anche con un pensiero, scritto in sardo: “Una nova trista m’hat intristidu, ne so restadu tann’iscossoladu, amicu meu nachi ses partidu, a su Regnu ‘e Deus Santificadu, su pusti chi n’has penas patidu, primitiu su munnu has lassadu. Repos ‘in pache in sos Bratzos Suos, precanne pro tottu e pro sos tuos”.


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