Ha scelto Nuoro, per la chisura della sua campagna elettorale a capo di Sardegna r-esiste Lucia Chessa. L’appuntamento con la candidata outsider, che con i Rossomori non ha accettato alleanze e coalizioni ma ha preferito correre in solitaria, è alle 18.30 alla biblioteca Satta.
“Vorrei una Sardegna dignitosa, artefice del proprio futuro, capace di coltivare speranza, libera da coloro che la mettono in secondo piano rispetto ai propri interessi di parte”, dice la candidata presidente alle elezioni regionali di domenica. “Una Sardegna dove i giovani possano vivere lavorando con dignità, dove i diritti non siano tolti e restituiti sotto forma di favori”.
In caso di vittoria, il suo primo provvedimento sarebbe “una riforma della legge elettorale per restituire ai cittadini la possibilità di scegliere chi li governa. Poi, una legge organica sulla scuola garantendo almeno una scuola in ogni comune aperta tutto il giorno, arricchita di figure professionali anche diverse dagli insegnanti: pedagogisti, educatori, maestri d’arte, maestri di canto, di ballo, di musica, istruttori sportivi, insegnanti di lingua e letteratura sarda. Una scuola capace di rivitalizzare le comunità creando senso di appartenenza”.
Ci sono poi la sanità, con la riforma del percorso di formazione degli operatori sanitari, il rilancio della medicina territoriale e della diagnostica ambulatoriale.
Sempre in primissima linea anche il tema dei trasporti. “Bisogna rinegoziare con Italia ed Europa gli spazi che la parte pubblica deve avere per garantire il diritto alla mobilità dei sardi, di chi vuole venire in Sardegna. Prima viene il diritto alla continuità territoriale, poi i profitti per le compagnie aeree e di navigazione”.
Infine, un intervento complessivo a livello di governo e tutela del territorio, compreso quello contro il deposito di scorie nucleari, delle sue risorse, della ricchezza che più produrre attraverso l’utilizzo delle nostre materie prime, compresi il sole e il vento, ma senza abusi da parte di multinazionali che hanno l’arricchimento come unico obiettivo.










