Un contributo di massimo 600 euro “per tutte quelle attività che sono rimaste chiuse” – spiega il sindaco Tomaso Locci a Radio CASTEDDU – “noi riteniamo di dovergli stare vicino in questo momento. Questa è la seconda volta che interveniamo: è un momento fondamentale, siamo di nuovo in zona rossa e molta gente ha 3 mesi di cassa integrazione arretrati. Noi dimostriamo come piccolo ente che, se si vuole, si può fare qualcosa in maniera concreta. Infatti già dalla scorsa settimana sta arrivando in banca a queste attività il sostegno e nel nostro piccolo abbiamo fatto forse meglio di quasi 2 governi.
Ancora in zona rossa? Una barzelletta vergognosa.
Spero che i nostri parlamentari si facciano sentire e anche molto: ora la Sardegna è l’unica regione in Italia in zona rossa con l’Rt inferiore a 1.
Le terapie Intensive hanno una percentuale inferiore di quella del Veneto e della Lombardia eppure loro saranno gialle.
Qui stanno rischiando di ammazzare l’economia che già era deficitaria e, oltretutto, la Sardegna era diventata una regione free prima che facessero entrare tutti quelli che sono entrati in estate. L’idea del governatore sardo che voleva controllare gli ingressi era geniale, ora lo hanno imposto quasi come legge, ma quando la propose non fu accolta e da zona free la Sardegna si è trasformata in un vero e proprio lazzaretto.
Il problema è di tutto l’indotto, quindi le aziende produttrici che non hanno avuto nemmeno un ristoro”.
Risentite qui l’intervista a Tomaso Locci del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu https://www.facebook.com/castedduonline/videos/754846891865158/
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