Nella scuola di Su Planu a Selargius il parcheggio interno è diventato un caso. Dopo oltre un anno di segnalazioni sui rischi legati alla sosta selvaggia nel cortile dell’istituto – tra manovre azzardate in presenza di bambini, veicoli non autorizzati ovunque e la possibilità che i mezzi di soccorso non riuscissero a entrare – il dirigente scolastico Stefano Atzori ha deciso di chiudere l’area. Ma non a tutti: secondo alcune segnalazioni, e come si può vedere dalla foto, il dirigente scolastico avrebbe riservato solo due posti auto in quel cortile, per sé e per il suo vice, oltre che ovviamente per i mezzi che trasportano i ragazzi disabili. Per tutti gli altri, accesso e parcheggio vietatissimi.

Il cortile dell’ingresso di via Machiavelli, usato per anni come parcheggio da docenti e personale, era diventato nel tempo una zona critica: auto in manovra durante l’ingresso e l’uscita degli studenti, veicoli lasciati in sosta senza controllo, caos e rischio concreto che, nelle ore più affollate, i mezzi di soccorso non riuscissero a entrare.
Nonostante le segnalazioni e richieste di intervento e sopralluogo inviate alla polizia municipale di Su Planu, nessun controllo è mai stato effettuato alle medie di Su Planu, né l’amministrazione comunale di Selargius si sarebbe mai interessata della vicenda. E nonostante la richiesta di messa in sicurezza e regolamentazione degli ingressi attraverso, per esempio, le barriere elettroniche per l’accesso, nulla è accaduto.

Atzori ha così scelto la linea dura: stop a qualsiasi utilizzo del cortile come parcheggio. Una decisione motivata dal fatto che l’area, secondo il piano di emergenza dell’istituto, è formalmente designata come punto di raccolta in caso di incendio, e quindi non utilizzabile per la sosta dei veicoli.
Con una circolare datata 2 maggio, Atzori ha vietato l’accesso, il transito e il parcheggio a docenti e personale scolastico, motivando la scelta con la necessità di rispettare rigorosamente il piano di sicurezza: una prescrizione che però lui, stando alle segnalazioni, per primo non rispetterebbe.
E così mentre l’intera comunità scolastica è stata lasciata fuori – docenti e personale – due auto, eccezioni che hanno tutta l’aria di privilegi, continuano ad accedere ogni giorno nel cortile, suscitando forte malumore tra gli insegnanti, che ora non sanno dove lasciare l’auto e si trovano a dover cercare parcheggio in una zona già fortemente congestionata soprattutto negli orari di entrata e uscita dei ragazzi.
Tra i corridoi della scuola si respira irritazione per un provvedimento che, è la lamentela comune, penalizza tutti e avvantaggia solo due persone.











