Lo scandalo del pecorino rumeno scatena la protesta dei pastori

Trasportato dalla romania in condizioni igieniche pessime dentro un autotreno. Coldiretti:”E sarebbe meglio del pecorino sardo?E’ uno scandalo”


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Lo scandalo del pecorino romeno trasportato in condizioni igieniche pessime all’interno di un autotreno diretto in Sardegna secondo la polizia stradale che lo ha fermato e multato scatena la protesta dei pastori che si sono dati appuntamento in migliaia domani venerdì 17, dalle 9 alla Fiera internazionale della Sardegna, in Piazza Marco Polo a Cagliari. Lo annuncia la Coldiretti nel sottolineare che sono state smascherate le vere ragioni del taglio del 30% del prezzo del latte di pecora rispetto allo scorso anno.

 “Sostenere che il pecorino è fatto in Romania  con “latte migliore di quello sardo” come sembra abbia fatto Pierluigi Pinna è oltre che falso anche strumentale ma soprattutto mostra disprezzo nei confronti del lavoro quotidiano di 15mila pastori e della ricchezze della nostra grande Isola” ha affermato il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu Coldiretti.

 

La Polizia ha sollevato il velo dell’ipocrisia dietro il quale – sostiene la Coldiretti – si nasconde purtroppo un fenomeno molto diffuso contro il quale siamo costretti a mobilitarci per difendere il lavoro, gli animali, le stalle ed i pascoli custoditi da generazioni messi a rischio dalle speculazioni e dalle furberie.

 

L’obiettivo è difendere una tradizione secolare che dopo il fallimento dello sviluppo industriale, rappresenta il vero valore aggiunto per il rilancio l’economia, il lavoro ed il turismo. 

 

Accanto ai pastori ci saranno allevatori, coltivatori di ortofrutta, vino, cereali e delle altre produzioni impegnati a garantire la genuinità e l’originalità della vasta offerta agroalimentare di un territorio dove produrre è più difficile e costoso. Con loro il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo accompagnato dall’intera giunta nazionale, il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il Governatore della regione Sardegna Francesco Pigliaru.

 

Sarà allestito il primo museo del falso pecorino italiano nel mondo con esempi scovati in tutti i continenti che tolgono spazio di mercato a quello originale e ingannano i consumatori ma i veri protagonisti saranno i pastori con le pecore al pascolo che prepareranno dal vivo il vero pecorino con laboratori didattici per tramandare ai piu’ giovani l’arte della pastorizia sarda. La difesa della tradizione è accompagnata da un forte impegno dell’agricoltura sarda nella riconversione dell’industria in crisi con la valorizzazione della lana considerata per lungo tempo uno scarto da smaltire e che ora viene utilizzata per l’ assorbimento degli sversamenti inquinanti in mare o nella bioedilizia come dimostra lo spazio sull’innovazione allestito per l’occasione dove saranno anche, tra l’altro, presentati in esclusiva i prodotti della chimica verde in Sardegna realizzati da Novamont con collaborazione di Coldiretti e Consorzi Agrari d’Italia.

 

 


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