Lo chef di Teulada ammazzato forse per un movente passionale: il killer ha confessato, è un panettiere. Incredibile svolta nella notte sull’omicidio di Teulada, lo chef Alessio Madeddu ucciso a colpi di accetta: nel cuore della notte l’assassino avrebbe confessato il delitto di fronte al pm Rita Cariello. Ecco di chi si tratta: il suo nome è Angelo Brancasi, forse una donna contesa all’origine del clamoroso delitto avvenuto a sangue freddo, in pieno giorno. Al calare delle tenebre il cerchio delle indagini si è stretto su di lui: anche le immagini delle telecamere potrebbero aiutare gli inquirenti, diverse persone sono state interrogate in caserma, poi la svolta improvvisa. Proprio lui, uno degli chef più conosciuti in Sardegna, che aveva partecipato a “4 Ristoranti”, il famoso reality, ammazzato brutalmente in un delitto che ha sconvolto la Sardegna, anche e non solo per la sua crudeltà. I rilievi, accuratissimi, sono stati eseguiti dai carabinieri del Ris. Da capire se ci siano stati o meno dei complici, ieri sera era circolata la voce che il delitto fosse stato compiuto infatti da più persone, come in una spedizione punitiva. A quanto pare, per motivi passionali.
Dopo il pestaggio, brutale, il corpo di Madeddu è stato lasciato senza vita e in un lago di sangue proprio davanti al suo ristorante, Sabor’e Mari di Porto Budello, lungo la costa di Teulada, nel sud Sardegna.
Proprio lì, dove di fatto viveva, dopo 5 mesi trascorsi in carcere stava scontando una condanna a 6 anni e 8 mesi per duplice tentato omicidio, danneggiamento e resistenza: un anno fa, dopo un litigio con una pattuglia di carabinieri che gli aveva imposto l’alcol test, aveva reagito speronando l’auto dei militari alla guida di una ruspa, che aveva recuperato a casa per poi tornare sul luogo del posto di blocco e aggredire la pattuglia.











