Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
Il futuro del Poetto impedito dall’ippodromo che occupa ben 20 ettari.
Quel lunghissimo recinto che delimita l’ippodromo si erge come per proteggere un campo di concentramento di fronte alla spiaggia del Poetto il quale sviluppo è condizionato.
Un ippodromo dove generazioni di cagliaritani non hanno mai visto una corsa di cavalli se non estemporanee come per Sant’Efisio. In tanti si chiedono a cosa serva così chiuso in se stesso che porta via tanto spazio, 20 ettari, al lungomare e a un intera città che ha solide ambizioni turistiche. Questo ippodromo gestito dalla Società Ippica (il Comune di Cagliari è socio di maggioranza) pesa sulle tasche dei cagliaritani e non si vede una ragione per cui si debba tenerlo aperto. Il Poetto per il suo futuro ha bisogno di servizi e nello spazio occupato dall’Ippodromo se ne potrebbero ricavare tanti. Sindaco è Giunta dovrebbero dire la loro sul suo futuro e avere il coraggio di cancellare qualcosa che non serve all’economia turistica presente e futura di Cagliari. Nello stesso tempo dovrebbero lanciare delle idee per il suo sfruttamento perché il compito degli amministratori è guardare al futuro e lavorare per incrementare l’economia cittadina passando sopra delle istituzioni che andavano bene fino alla seconda guerra mondiale.
Bisognerebbe sapere quanti sono i cittadini cagliaritani e quanti i turisti che usufruiscono dei servizi forniti dall’Ippodromo per trarre delle semplici conclusioni.