L’elenco delle “realtà da incubo” è presto fatto. “La chiusura alle auto del Corso Vittorio, i residenti di un tempo che non ci sono più, la chiusura dei vari ospedali, dalla clinica Aresu al Macciotta al San Giovanni di Dio. Stampace è in crisi”. Lello Lai, titolare del market di via Azuni e stampacino doc, osserva il rione con gli occhi di chi ha visto tempi sicuramente migliori.
“Prima arrivavano da tutti i paesini per visitare i parenti all’ospedale, l’economia girava. Il Comune pensa solo a via Roma e alle vie dello shopping, non ci calcola. Potrebbe almeno organizzare qualche evento per il Natale. I parcheggi sono pochissimi, la Ztl nei fatti non viene rispettata da nessuno”.









