I suoi genitori adottivi, quando aveva sette anni, gli hanno raccontato una favola: “Sai, sei nato nel mare della Sardegna e noi ti abbiamo ‘pescato’ e portato a Poggibonsi”. Lui, Marco Boschi (chiamato da tutti Riccardo), è andato felice a raccontare la storia a tutti i suoi compagni di classe. Poi, quando è diventato maggiorenne, ha deciso che voleva sapere tutta la verità: meglio, il nome della sua vera madre. Quella che l’ha partorito “il dieci giugno 1997 a Cagliari” e che, però, è subito scomparsa chissà dove e per chissà quale motivo. “Il mio nome era Marco Meloni, ma solo per poco più di un mese. Poi, con l’aiuto di un’assistente sociale i miei attuali genitori mi hanno adottato e mi hanno portato, ovviamente, con loro, in Toscana. A Poggibonsi, in provincia di Siena”. La vita del ragazzo è stata identica a quella di altri milioni di giovani. Scuola, casa, amici. “Non ho mai avuto nessun trauma legato al fatto di essere stato adottato, quando l’ho capito grazie alla favoletta ho continuato a fare tutte le cose che facevo sino al giorno prima”. Adesso, però, a ventidue anni, con in arrivo una laurea triennale in Turismo e un corso-tirocinio in un hotel che sta svolgendo in Armenia, “grazie al quale potrei trovare un buon lavoro”, il ventiduenne ha l’obbiettivo di scoprire l’identità di sua madre.
Impossibile, almeno sino a oggi, conoscere il motivo del gesto della donna: “Magari aveva gravi problemi economici, o forse era una ragazza madre non supportata dalla sua famiglia. Voglio solo conoscerla e capire di più”. Il 22enne lancia un appello attraverso Casteddu Online: “Chiunque sappia qualcosa mi può contattare tramite Facebook”, per farlo basta cliccare qui. Se però nessuno dovesse conoscere nemmeno un singolo particolare della vicenda, a causa di una legge nazionale che impone che, un ragazzo o una ragazza, debba aver compiuto il venticinquesimo anno di età prima di poter avere eventuali carte ufficiali con l’identità dei genitori: “Non mi arrendo, sono pronto ad attendere il 2022. Appena compirò venticinque anni andrò al Tribunale per i minorenni e chiederò che mi vengano forniti tutti i carteggi con i dati della mia vera famiglia”. Anche se, in cuor suo, il giovane spera di poter avere qualche dettaglio utile in tempi più rapidi, e non tra trentasei mesi.












