La Sardegna con l’antropologa Veronica Matta e una delegazione ufficiale in pellegrinaggio a Maiorca per onorare Nuestra Señora de la Panada. Un ponte di devozione e memoria tra le sponde del Mediterraneo: la Sardegna e Maiorca si incontrano nel segno della Panada. Domenica 18 maggio, nella suggestiva Ermita de Sant’Honorat a Puig de Randa (Maiorca), si svolgerà l’VIII Aplec de Santa María de la Panada, promosso dall’Ordine dei Cavalieri e delle Dame de Honor. L’evento, che celebra la devozione mariana e la cultura popolare mediterranea, vedrà una significativa partecipazione della Sardegna, rappresentata da una delegazione ufficiale e dall’antropologa Veronica Matta, prima donna sarda a essere insignita del titolo di Dama de Honor de Santa María de la Panada.
L’intensa giornata inizierà alle ore 10:30 con la celebrazione eucaristica presieduta da Padre Miquel Mascaró, custode dell’Ermita, in onore della Madre di Dio. Ad aprire l’incontro sarà Jordi Llabrés y Sans, Cavaliere dell’Ordine, con un saluto e una breve riflessione introduttiva: “L’VIII Aplec è un momento di grande importanza per tutti noi, un’occasione per celebrare la nostra fede, ma anche per rinnovare il nostro impegno nella preservazione della tradizione culturale e spirituale che unisce le nostre comunità nel Mediterraneo”. Sarà presente anche Don Francisco Salleras Juan, fondatore dell’Ordine dei Cavalieri e delle Dame di Santa María de la Panada, che dichiara: “Sono molto felice di celebrare il 45° anniversario della devozione al culto mariano di Santa María de la Panada. Questa è una data speciale per tutti noi, perché non solo celebriamo la nostra fede, ma anche la forza di una tradizione che ci ha uniti per generazioni. Seguirà l’antropologa Veronica Matta arrivata nelle Baleari nel 2018 per l’inchiesta Panada on the road e che interverrà con una riflessione dal titolo “La Panada: una forma rituale di resistenza culturale e devozione in onore alla Vergine nel Mediterraneo”, in cui esplorerà la panada come simbolo di identità, spiritualità e resilienza collettiva. “La Panada – afferma Matta – è un legame che attraversa le generazioni e racconta la storia dei popoli del Mediterraneo”.
Il programma prevede inoltre letture poetiche, momenti di canto devozionale e una festa popolare con i gruppi folkloristici maiorchini “Balladors de la Riba” e “Xerebiols”. Nel pomeriggio, alle ore 17:00, la statua della Vergine della Panada sarà solennemente trasferita al Monastero delle Monache Salesiane di clausura, dove resterà per due giorni per essere venerata dalla comunità religiosa. Un momento particolarmente emotivo sarà la presenza di Sor María del Carmen Salleras Juan, madrina della statua e figura spirituale di riferimento per l’Ordine. Monaca di clausura da tutta la vita, Sor María del Carmen ha dedicato anni alla cura della memoria scritta e simbolica della Vergine, confezionando a mano, con pazienza e devozione, i certificati cuciti e dipinti per i Cavalieri e le Dame d’Onore, pur non avendo mai potuto vedere fisicamente la statua. “La sua presenza – conclude Matta – darà a questo gesto un significato umano e spirituale profondamente toccante, rendendolo uno dei momenti più intensi del pellegrinaggio che rappresenta un’occasione di forte valore simbolico, in cui fede, cultura e memoria condivisa si incontrano in un’ottica di continuità mediterranea. La partecipazione della Sardegna sottolinea l’importanza di custodire e trasmettere un patrimonio immateriale che unisce le comunità attraverso il tempo e il mare”.