È scontro fra il segretario della Cgil Maurizio Landini e la premier Giorgia Meloni. Durante la trasmissione di La7 “Di martedì” condotta da Giovanni Floris. Il blocco del programma era incentrato sulle manifestazioni pro Pal delle scorse settimane e la tregua in Medio Oriente, commentati com fermezza da parte del governo.
Nette la parole di Landini: “I lavoratori in Italia sono scesi in piazza per difendere l’onore dell’Italia in nome della fratellanza, della democrazia, cosa che non ha fatto la Meloni che si è limitata a fare la cortigiana di Trump e non ha mosso un dito, per fortuna c’erano i cittadini italiani che sono scesi in piazza e hanno difeso la dignità e l’onore di questo paese”.
Floris ha fatto notare io significato del termine “cortigiana”, è il giornalista chiede: “Intende dire stare sulla scia di Trump senza incidere?”. “Beh certo – la risposta di Landini – stare alla corte di Trump, essere la portaborse di Trump”.
Non è tardata ad arrivare la replica della premier a mezzo social: “Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, evidentemente obnubilato da un rancore montante (che comprendo), mi definisce in televisione una ‘cortigiana’. Penso che tutti conoscano il significato più comune attribuito a questa parola, ma, a beneficio di chi non lo sapesse, ne pubblico la prima definizione che si trova facendo una rapida ricerca su Internet”.
E Meloni posta lo screenshot del significato di “cortigiana” dal dizionario: Donna di facili costumi, etera; eufemismo per prostituta”.
“Ecco a voi un’altra splendida diapositiva della sinistra”, scrive la premier con “quella che per decenni ci ha fatto la morale sul rispetto delle donne, ma che poi, per criticare una donna, in mancanza di argomenti, le dà della prostituta”.
Dopo il post social, Landini ha diramato una nota in cui ci tiene a specificare il senso del suo intervento: “Martedì sera, ospite di Giovanni Floris a ‘Di Martedì’, in un’intervista di dieci minuti, che chiunque può facilmente rivedere, rispondendo a una domanda sull’accordo di tregua in Medio Oriente, ho immediatamente chiarito, per evitare qualsiasi fraintendimento o strumentalizzazione del termine utilizzato, cosa intendevo dire: che Meloni è stata sulla scia di Trump, è stata alla corte di Trump, ha fatto il portaborse di Trump. E conclude: “Ho espresso, evidentemente, un giudizio politico sul mancato ruolo del nostro governo e della sua presidente del Consiglio”.
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