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Il tampone “decisivo”? Il decimo, dopo due mesi di “odissea”. Negativo al Coronavirus, per la seconda volta consecutiva. Quindi? “Guarito, finalmente libertà”. Antonello Secci, sessantotto anni, cagliaritano doc ma residente da anni a Villaspeciosa, ex presidente regionale del Wwf, scrittore per passione e, per decenni, anche direttore di vari uffici postali. Casteddu Online, nelle ultime settimane, ha raccontato la storia dell’uomo, ovviamente rispettando in pieno la privacy: un “valzer” di positività e negatività al Covid-19 quasi continuo. Il virus che arriva per la prima volta a una settimana di distanza da un ricovero in un ospedale del Cagliaritano. E poi l'”altalena” degli esiti del test, tra aprile e maggio. Poi, la doppietta “vincente”: è il cinque giugno quando Secci viene dichiarato, ufficialmente, guarito. Un volto conosciuto nel mondo dell’ambientalismo sardo, quello del sessantottenne: “Negli anni Novanta e poi, dal 2010 al 2012, sono stato presidente regionale del Wwf”.
Sposato, tre figli, “uno vive in Lombardia”, la prima cosa che ha fatto quando ha messo il naso fuori da casa è stato “andare alle sorgenti di Dolianova a prendere dell’acqua pura, e poi un bel po’ di pesche a San Sperate. La vita, dopo due mesi di prigione in casa, da solo, ha tutto un altro sapore. Ho deciso di prendermi ancora qualche giorno, per sicurezza, prima di riabbracciare fortissimo mia moglie, i due figli che sono qui in Sardegna e i miei nipotini. Libertà, finalmente”.