La Todde affonda per sempre la Pratobello, che blocca tutto e non aiuta a pianificare e programmare come invece in questo momento è utile alla Sardegna. Secondo quello che ha detto oggi la presidente della Regione, dunque, la Pratobello rischia di non entrare mai nell’aula del consiglio regionale, e sicuramente non sarà accorpata alla legge sulle aree idonee che dunque non tornerà in commissione.
“Non serve una legge che blocchi tutto, ma una legge che pianifichi. La Pratobello ha una finalità sospensiva, la legge 45 sulle aree idonee ha una valenza pianificatoria, quindi noi in questo momento dobbiamo pianificare le aree destinate a fare impianti e quelle che devono essere protette”, ha detto la presidente. “Dire genericamente che non ci sono aree idonee non è tutelante, e portare in questo momento in aula una legge che si sarebbe potuta contrapporre alla legge 5, la cosiddetta moratoria, non è quello che serve. Con la legge 45, condivisa con sindaci e consiglio delle autonomie locali, e che recepisce parte delle osservazioni dei comitati, facciamo quello che è più utile alla Sardegna e ai sardi”.
Tanto rumore per nulla, dunque: 210mila firme, un tour dei promotori in tutta la Sardegna, scioperi della fame e proteste sotto l consiglio regionale, con la regia e la grancassa dell’editore Zuncheddu, non hanno portato al risultato sperato. Di sicuro non finisce qua: i comitati non hanno intenzione di arrendersi e promettono ancora resistenza e battaglia.











