“La Sardegna viaggia su binari vetusti. Basta accordi parziali”

Nardo Marino, deputato del M5s: “La Sardegna viaggia su binari vetusti, ben lontani dall’idea di alta velocità che invece caratterizza i trasporti ferroviaria in Italia e con una assurdità evidente: quella di avere l’unico capoluogo di provincia italiano non servito da Trenitalia, Nuoro”


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La Sardegna viaggia su binari vetusti, ben lontani dall’idea di alta velocità che invece caratterizza i trasporti ferroviaria in Italia e con una assurdità evidente: quella di avere l’unico capoluogo di provincia italiano non servito da Trenitalia, Nuoro. Se ne è discusso oggi durante l’audizione del presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati.

Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Trasporti ha evidenziato le  tante osservazioni presentate sul  contratto di programma Stato-RFI 2017-2020. Le analisi, avanzate da Marino, hanno rimarcato l’inadeguatezza della rete che serve la Sardegna dove si viaggia su binari risalenti all’800. Il deputato ha evidenziato in particolare l’assurdità relativa a Nuoro e alla mancanza di collegamenti gestiti da RFI. Dunque la domanda diretta al Governatore sardo circa la possibilità di risolvere questa grave lacuna nell’unico modo possibile individuato da RFI: la dismissione da parte dell’ARST della linea a scartamento ridotto tra Macomer e Nuoro e la realizzazione di una nuova ferrovia che colleghi Olbia con Nuoro.  Solinas, ricordando i suoi trascorsi politici e il periodo in cui ricoprì l’incarico di assessore regionale ai Trasporti, ha risposto rimarcando come in passato sono stati sottoscritti Accordi Quadro tra la Regione e RFI in virtù dei quali il Gruppo FS non destina proprie risorse a piani di sviluppo per la Sardegna ma gestisce risorse già assegnate alla Sardegna. “Auspico che la Sardegna – commenta il deputato del M5S, Nardo Marino-  non si limiti ad accordi parziali  che hanno portato solo briciole, ma entri di fatto nella ripartizione  degli ingenti fondi messi a disposizione dal contratto di programma Stato-RFI. Siamo pronti a fare la nostra parte per dare finalmente alla Sardegna una rete ferroviaria degna di questo nome. Per questo chiedo alla Regione di avviare subito un tavolo tecnico con RFI, come peraltro indicato da quest’ultima in risposta alle osservazioni presentate dal sottoscritto in sede di esame del Contratto di programma”. Marino ha rimarcato anche come RFI si sia detta disponibile a valutare l’ammodernamento della rete attraverso tre varianti: l’elettrificazione, i treni ad idrogeno oppure nuovi diesel: “E’ necessario un confronto tra le parti per prendere una decisione. La Sardegna non può più aspettare”.


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