La lunga notte di Capoterra: “Nella costa prigionieri di un incubo”

Momenti di terrore soprattutto tra le 2 e le 4 del mattino, quando tra Frutti d’Oro e Rio San Girolamo si è temuto il peggio


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 A poche ore dall’udienza per l’alluvione del 2008, ennesima notte di paura a Capoterra, dove la gente ha fatto le ore piccole a causa del maltempo, ed è rimasta affacciata alla finestra a veder cadere la pioggia e i fulmini chilometrici. L’allerta era elevata, e quando la situazione pareva stabilizzarsi, ecco stagliarsi all’orizzonte, sul mare e sulle montagne, nuovi fronti temporaleschi: il lasso di tempo peggiore quello fra le due e le quattro del mattino, momenti in cui a Capoterra, e soprattutto a Frutti d’Oro e Rio San Girolamo, si è veramente temuto il peggio. Accumuli di pioggia poderosi, rovesci della durata di dieci, quindici, anche venuti minuti di fila: si può ben immaginare lo stato d’animo di quelle persone che cinque anni fa, proprio come accaduto nelle ultime quarantotto ore in Ogliastra e in Gallura, si sono viste spazzare via la casa da un muro di acqua e fango alto tre metri. Una lunga notte insomma, che molti hanno trascorso davanti al pc e al bollettino meteorologico. Un ottimo lavoro è stato svolto dai gestori e dagli utenti del gruppo facebook InfoCaputerra, dove minuto per minuto, la situazione, nei limiti del possibile, era monitorata ed esposta ai cittadini tramite l’utilizzo delle immagini satellitari. 
“Non capisco se possiamo tirare un sospiro di sollievo o aspettarci dell’altro ancora” è il commento, alle ore due del mattino circa, di Francesco, un utente di InfoCaputerra. “L’atmosfera inizia a farsi pesante, c’è da stare attenti perché è appena arrivata una bruttissima perturbazione”. 
“Purtroppo” commenta il gestore del gruppo, “non c’è modo di comprendere quanto ha piovuto e quanto sta piovendo adesso perché non c’è più la stazione dell’osservatorio di Poggio dei Pini. Il Comune invece di installarne una che fa? Pensa alle foto dei Sindaci, ai libri e ai messaggi di auguri. Ma per piacere, dedicatevi a comprendere le reali necessità della popolazione”. 
Da Capoterra fanno sapere che i lavori di messa in sicurezza del Rio San Girolamo e del Masone-Ollastu, i canali che attraversano i quartieri periferici, non inizieranno prima dell’anno nuovo. Al più tardi come dichiarato in un’intervista recente dal primo cittadino, Francesco Dessì, ad Aprile. 
“Non possiamo far passare ancora tutto questo tempo, è eccessivo” si lamentano a Frutti d’Oro II. 
Oggi l’udienza, otto imputati e 160 parti civili, per un disastro che questa notte, a fronte della tragedia delle ultime ore, si è seriamente temuto di rivivere un’altra volta.


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