La Lonardo a Draghi: “Una statua comprata dal Cagliari di Cellino grazie al fratello di Mazzoleni”

Dopo il rigore negato al Benevento contro i sardi, la senatrice moglie di Mastella chiede lumi al premier sui “rapporti tra il fratello di Mazzoleni e il Cagliari di Cellino che acquistò una scultura tramite Mario Mazzoleni, fratello dell’arbitro “varista”, oggi posizionata nel giardino antistante la sede” dei rossoblù. Ecco il testo dell’interrogazione


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Una statua acquistata dai rossoblù, all’epoca di Cellino, e posizionata davanti alla sede della società, tramite Mario Mazzoleni, fratello dell’arbitro “varista” di Benevento-Cagliari. Il fatto, riportato da Bergamosportnews è stato messa nero su bianco da Sandra Lonardo, senatrice del gruppo misto e moglie di Mastella, sindaco di Benevento, in un’interrogazione  che sarà depositata domani a palazzo Madama ma anticipata dalla consorte dell’ex ministro della Giustizia nella propri pagina Facebook. La Lonardo è furiosa dopo il rigore prima assegnato e poi negato ai campani dall’arbitro Doveri nella partita di domenica vinta 3 a 1 dal Cagliari. Nel mirino è finito soprattutto Mazzoleni, assistente al Var.

Ecco il testo dell’interrogazione della Lonardo a Draghi.

“Mi rivolgo a Lei, in quanto titolare della delega allo Sport, oggi affidata ad un Sottosegretario, essendo già intervenuto di recente nella vicenda della Super Lega Europea, seppur preso da questioni più importanti;

Tenuto conto che il calcio muove interessi e passioni, per cui è doveroso garantire trasparenza e serenità, a partire dal rapporto tra tecnologia ed uomo, venuto meno nella circostanza della partita Benevento-Cagliari;

Si chiede di riferire: dopo le opportune ricognizioni in sede di Lega Calcio e FederCalcio, se siano stati salvati i nastri dei colloqui arbitro-Var della partita Benevento-Cagliari e Napoli-Cagliari;

se sia a conoscenza del fatto che con la complicità dell’ex arbitro Mazzoleni, messo alla guida del Var, in soli sette giorni, il Cagliari evita la sconfitta a Napoli e salva la vittoria a Benevento, annullando con la subalternità dell’arbitro Fabbri a Napoli e revocando, sempre con la subalternità dell’arbitro Doveri, il rigore che è apparso con evidenza macroscopica alla quasi totalità del mondo sportivo;

si chiede di sapere come mai sia stato designato Mazzoleni, dopo l’errore della partita Napoli-Cagliari, anche al Var di Benevento-Cagliari, tenuto conto che l’arbitro Fabbri, direttore di gara di Napoli-Cagliari era stato mandato in esilio a dirigere in Serie B dopo la clamorosa svista arbitrale;

se sia a conoscenza, secondo quanto riportato dal sito bergamosportnews, dei rapporti tra il fratello di Mazzoleni e il Cagliari di Cellino, proprietario del Cagliari fino a qualche tempo fa, che acquistò una scultura tramite Mario Mazzoleni, fratello del “varista” del Cagliari, oggi posizionata nel giardino antistante la sede del Cagliari;

si chiede di conoscere come e con quali mezzi si intenda garantire la correttezza dei risultati calcistici, tenuto conto che il sistema calcio, nel suo complesso, per fortuna, ha retto, nonostante abbia avuto, in alcuni momenti, clamorose cadute di stile, finite in inchieste giudiziarie;

si chiede, altresì, di valutare la portata economica e sociale per la società del Benevento e per la città di Benevento, di quanto, in negativo, sarà prodotto e se e come la FederCalcio intenda risarcire la società del Benevento Calcio per questa cattiveria arbitrale;

se non ritenga, infine, a fronte anche del deficit, che corre verso i 4 miliardi nel Calcio Italiano, con una spesa corrente insostenibile, che crea depressione nel mercato, di intervenire, in maniera efficace, onde evitare problemi economici e sociali, tenuto, altresì, conto che il mancato controllo ed il mancato intervento allontanano i pochi imprenditori italiani, Vigorito tra questi, dall’investire nel mondo del calcio, per cui oggi assistiamo alla presa di possesso delle Squadre della Lega Serie A da parte di fondi stranieri che rischiano di snaturare la fisionomia e la struttura del calcio italiano”.

 


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