Ottomila euro di rimborso di spese legali a un consigliere comunale dopo una diatriba su Facebook: la determina è stata pubblicata nell’albo pretorio.
Un fatto che sta già facendo ribollire gli animi in città, tanti i commenti sui social riguardo la questione che non è andata, di certo, giù.
Il nome del consigliere è ufficialmente oscurato negli atti pubblicati dove si legge “che i fatti contestati al Consigliere sono stati ritenuti collegati al rapporto di mandato e dunque occorsi a causa del mandato e non semplicemente in occasione di esso”. E ancora: “Che “risulta certamente che le espressioni utilizzate dal … omissis … siano state profferite nell’ambito della sua attività di Consigliere comunale, prima nel corso della seduta del Consiglio Comunale e successivamente all’interno della pagina Facebook “Info Caputerra”, mai utilizzando il nome del … omissis … ed aventi ad oggetto l’interrogazione dello stesso … omissis presentata al Comune e le contestate critiche nei confronti del …omiss”.
Insomma, per i più attenti è risaputo chi sia il consigliere che, a causa di un diverbio su Facebook è finito in tribunale” al quale è stato disposto un rimborso di spese legali di 8.395,92 euro con la motivazione “che i fatti contestati al Consigliere sono stati ritenuti collegati al rapporto di mandato e dunque occorsi a causa del mandato e non semplicemente in occasione di esso” e che “risulta certamente che le espressioni utilizzate dal … omissis … siano state profferite nell’ambito della sua attività di Consigliere comunale, prima nel corso della seduta del Consiglio Comunale e successivamente
all’interno della pagina Facebook “Info Caputerra””.