E’ guerra tra la Lega e la Cgil. I leghisti hanno attaccato il segretario regionale Michele Carrus che avrebbe apostrofato l’assessora agli Affari Generali Valeria Satta come “ragazzina semi analfabeta”. “Vorrei esprimere solidarietà alla collega di partito Valeria Satta, per le parole offensive rivoltele dal segretario regionale della Cgil” afferma il consigliere regionale, eletto tra le file della Lega, Andrea Piras “Ritengo che le parole del signor Carrus siano un vero e proprio attacco politico più che un giudizio sull’operato dell’assessore e trovo estremamente grave che si alluda a un non tanto velato collegamento tra il lavoro quotidianamente svolto dalla stessa e le deprecabili minacce rivolte ad alcuni rappresentati sindacali.
Vergognose esternazioni che si uniscono alle gravi parole che la tacciano come ‘ragazzina semi analfabeta’ che se pronunciate da un esponente del nostro partito sarebbero certamente già sotto la lente d’ingrandimento dei benpensanti di sinistra che, purtroppo, in questo caso chiuderanno un occhio vista la palese vicinanza al loro schieramento di chi ne ha la paternità.” Prosegue il leghista “Spero vivamente arrivino in tal senso delle scuse.
L’assessore Satta lavora con coraggio e spirito di abnegazione sin dal primo giorno del suo insediamento per la soluzione di vertenze talvolta trentennali e merita rispetto per questo suo impegno, nonché per ruolo non sempre facile che la vede combattere al fianco dei lavoratori.”
“Il signor Michele Carrus, segretario regionale CGIL Sardegna, più che difendere i diritti dei lavoratori pare interessato a far politica… Mi domando dunque perché non abbia optato per la sua candidatura durante la scorsa tornata elettorale al fine di indossare apertamente la bandiera di partito piuttosto che nascondersi dietro un’armatura la quale, visti i suoi toni molto avvezzi alla critica per appartenenza politica piuttosto che per operato effettivo, non gli si addice!” La replica alle affermazioni del segretario della Cgil, in occasione della manifestazione unitaria odierna tenutasi a Cagliari, contro l’assessore Satta arrivano ad opera del capogruppo della Lega Dario Giagoni.
“L’assessore Satta non è una ragazzina, è una donna e madre di famiglia certamente giovane ma dubito che questa possa essere una colpa, che sin dal giorno del suo insediamento ha lavorato alacremente per garantire la soluzione di vertenze annose. Dopo trent’anni l’Assessore Satta insieme alla Giunta Regionale ha risolto la grave problematica dei precari Forestas, e sono certo che tale stabilizzazione sia la migliore dimostrazione del suo impegno!
Le accuse di Carrus sono gravi e dettate da una rabbia e un’accidia che a mio avviso sono unico e vero seme d’odio di cui parla!
Ci si riempie tanto la bocca di tematiche legate al femminismo ma poi si scade in una lampante dimostrazione di maschilismo che, ahimè sono certo, verrà tollerata solo perché non proviene da esponenti della nostra area politica…” prosegue il leghista “Sono amareggiato per le scritte contro gli esponenti del sindacato in quanto ritengo che, e posso dirlo senza l’ipocrisia che invece pare tipica del numero uno Cgil, la violenza e le minacce non siano mai la strada giusta da intraprendere; al contempo però non posso che invitare a riflettere molto bene prima di lanciare pesanti accuse sugli autori dei gesti basati sul nulla, o forse solo sulla presunzione! Chieda scusa subito all’Assessore per i toni utilizzati piuttosto.”
La replica. Il segretario generale della Cgil Michele Carrus rispedisce al mittente le critiche di Giagoni e Zoffili che “tentano di gettare fumo, decontestualizzando pretestuosamente una frase pronunciata durante una manifestazione di protesta, probabilmente con l’unico scopo di distogliere l’attenzione dal merito delle cose. È un tentativo maldestro, con insinuazioni e accuse gratuite verso di me, che però non cambiano la realtà, cioè l’incapacità di governo mostrata finora dalla Giunta e dalla maggioranza che la sostiene. Di questo semmai dovrebbero preoccuparsi entrambi”.
Il segretario aggiunge che “non era e non è certo mia intenzione mancare di rispetto alla persona dell’assessora Satta, ma solo di criticarne l’operato. Non c’è nelle mie parole né nelle mie intenzioni alcun riferimento sessista al genere o alla maternità. Sono abituato a misurarmi sul merito delle questioni politiche, mi aspetto che gli altri facciano altrettanto”.












