La grinta di Matteo: “A 27 anni faccio il calzolaio a Monserrato, noi giovani non siamo svogliati”

Ha 27 anni, Matteo Sollai, ed è uno dei pochi ragazzi ad aver deciso di restare in città nonostante la crisi nerissima: “Sono fidanzato e voglio farmi una famiglia. Molti miei amici sono andati in Inghilterra e Australia e mi dicono che vorrebbero tornare qui. I giovani sono scansafatiche? Falsissimo”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Da Monserrato c’è chi scappa – molti giovani, in una città che sembra offrire poche opportunità lavorative – ma c’è anche chi, seppur con fatica ma anche con un pizzico di fortuna, resta. E prova a costruirsi un futuro nel luogo dove è nato. Matteo Sollai, ventisette anni, ha scelto la sua strada lavorativa: fare il calzolaio. Mestiere forse fuori dal tempo, in una società dove regna il consumismo e la “non cultura” della riparazione degli oggetti, scarpe incluse. Ma il 27enne, grazie anche ai consigli di suo papà – titolare di un’attività in via del Redentore – ha deciso di sfidare la sorte. E, almeno sinora, gli sta andando bene: “Ho fatto il liceo Scientifico, poi niente Università, ho iniziato subito ad aiutare mio padre”, spiega. E, in una città con pochissimi giovani, Sollai racconta che, con molti suoi amici, le comunicazioni avvengono a distanza: “La maggior parte sono partiti fuori per cercare fortuna, qui è comunque una piccola realtà con grosse difficoltà”. Qualche anno fa, anche lui ha pensato di fare le valigie e andare lontano: “Poi, però, ho capito che senza uno scopo preciso è inutile, se non sai cosa fare meglio rimanere”. E lui l’ha fatto, mentre tanti altri ragazzi e ragazze sono finiti “in Australia, in Inghilterra, in Germania e nei Paesi Bassi. Quando ci sentiamo mi dicono che lì’ stanno un po’ meglio ma che vorrebbero ritornare a Monserrato”. Nonostante la movida che non c’è e nonostante la crisi, quindi, vale il detto “nessun posto è come la propria casa”. Intesa anche come città, come paese.
 
Fidanzatissimo, Matteo Sollai è intenzionato a “ingrossare” le sue radici in città: “Voglio crearmi una famiglia, per me sarebbe l’ideale”. Tra un mese la città torna al voto, per il ventisettenne le urgenze che devono essere messe in cima all’agenda del futuro sindaco o sindaca sono poche ma chiare: “I giovani vanno aiutati ad aprire attività commerciali e bisogna fare in modo che riescano a lavorare. È necessario anche incrementare i parcheggi, in città ci sono molti spazi inutilizzati”, osserva Sollai. Che quasi ringrazia il cielo per il fatto che la temibile concorrenza cinese non sia ancora arrivata a Monserrato: “Noi calzolai ci siamo evoluti, non facciamo più solo riparazioni ma anche pulizia e lucidatura delle scarpe, nel negozio di mio padre facciamo anche chiavi. Quando ha fatto sapere ai suoi parenti e ai suoi amici che avrebbe seguito le orme lavorative del padre sono arrivati solo messaggi di incoraggiamento: “Tutti mi hanno detto che ho fatto bene”. Un ultimo pensiero, il futuro calzolaio monserratino lo rivolge proprio in difesa dei suoi coetanei: “Non è vero che noi giovani non abbiamo voglia di impegnarci, è che a volte è difficile soprattutto in un ambiente del genere. Sono felice di essermi rimboccato le maniche da anni, ho una mia indipendenza economica”.


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